Arriva anche in Italia Quella Casa nel Bosco (The Cabin in the wood), opera prima di Drew Goddard (già produttore e sceneggiatore di Cloverfield, Alias e Lost), scritta assieme a Joss Whedon, regista dell’imminente The Avengers.

 

La pellicola è reboante e ribalta completamente il genere, rendendolo cruento, allucinogeno e terrificantemente divertente. Quella casa nel bosco comincia come tantissimi horror: un gruppo di giovani sfrenati composto da cinque compagni di college va in gita in campagna, in un’isolatissima casetta, per un week-end di dissolutezze, ma subisce l’attacco di orripilanti essere sovrannaturali e trascorre una notte di infinito terrore tinto da fiumi di sangue. I ragazzi cominciano a comportarsi come tutti gli eroi dei tipici film horror, mentre un gruppo di tecnici rinchiusi in una sala operativa scruta, e spesso controlla, ogni mossa dei ragazzi. La storia dietro il loro coinvolgimento è solo l’ombra di un’inquietante e sorprendente verità.

Fin dalle prime battute Quella casa del bosco rappresenta un film che ha nelle sue peculiarità intrinseche la capacità di dispiegare con assoluta efficacia i tipici cliché del genere che hanno fatto la storia dell’Horror. Tuttavia, quello che colpisce della pellicola, e che gli conferisce autorevolezza, è la capacità incredibile di demolire passo dopo passo le convenzioni del genere stesso con vertiginosa e spietata follia. Questo avviene grazie alla capacità degli autori di saper giocare con una certa maestria con le regole del gioco, sovvertendole a più riprese e rendendo la narrazione davvero sorprendente e coinvolgente. Questo permette al film non solo di intrattenere lo spettatore con entusiasmanti colpi di scena e macabre deliranze ma crea anche uno spunto riflessivo e intelligente su tutto il genere horror che negli ultimi dieci anni ha assunto delle pieghe poco piacevoli, trame prevedibili, assoluta incapacità di sorprendere e la becera esasperazione della violenza. Quella casa del bosco, con la sua fresca passionalità per il genere, dispiega sobriamente tutti gli stilemi tipici senza eccessivi sproloqui che sarebbero fuori luogo e alleggerendolo da quelle figure “idiote” che spesso popolano negli ultimi anni questa tipologia di storia.

Sorprende anche in questo contesto la capacità di Goddard e Whedon di offrire al pubblico più fedele e appassionato gloriosi momenti di grande meta-cinema, con continue citazioni di personaggi e avvenimenti che hanno segnato la storia di tutto il genere, instaurando con lo spettatore un vero proprio gioco volto a cogliere quella o l’altra citazione, riuscendo a rimanere sempre fedele alle proprie intenzioni.

Quella casa nel bosco offrirà gloriosi momenti di meta-cinema insieme a omaggio al genere horror.

La forza del film è proprio quella di saper strizzare l’occhio al genere ma al contempo allontanandosi ed offrendo un nuovo ritorno al rituale del cinema horror, quello che non deprezza la suspence, i colpi di scena e il sano humor, a discapito di strumenti di tortura, dialoghi inutili e  giovani protagonisti omologati.

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