Death of a samurai: Miike e il 3D a Cannes

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Il 3D sbarca per la prima volta in competizione a Cannes. Up, presentato due anni fa in croisette, era infatti una proiezione fuori concorso. Ichimei (Hara-Kiri: Death of a samurai), il nuovo film di Takashi Miike, guru giapponese del film d’azione, presente allo scorso festival di Venezia con 13 Assassins, fa un doppio lavoro: rimette in scena un film giapponese del 1962, Seppuku, e lo rigira completamente in 3D.
Per il resto si tratta di una classica storia di antico onore giapponese: un samurai rimasto disoccupato chiede di potersi suicidare praticando l’hara-kiri. Avrá delle difficoltá nel portare a termine questa missione. A interpretare questo classico ruolo, un attore proveniente dalla piú classica delle fucine di attori del Giappone, si tratta di una star del teatro kabuki, Ebizo Ichikawa. Nella giornata in cui anche Almódovar si mette in mostra con il suo primo film di genere horror, questa pellicola è una buona aggiunta al giá ricco carnet di Cannes.
Takashi Miike è un regista ben voluto solitamente ai festival, e uno dei favoriti di Tarantino, chissá che Uma Thurman in giuria metta in conto anche questo nel vederlo.

Alice Vivona
Alice Vivona
Laureata in filmologia all'universitá Roma Tre con una tesi sul cinema afroamericano. Si guadagna il pane facendo la video editor, ma ama scrivere dei film che vede, anche su superficialia.tumblr.com Scrive per cinefilos da Settembre 2010

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