Qualche mese fa il regista Michael Bay ha iniziato la collaborazione con il team creativo della Ubisoft per aiutare la compagnia a sviluppare la versione cinematografica del popolarissimo videogioco Tom Clancy’s Ghost Recon, che si spera possa essere il primo capitolo di un nuovo franchise. Anche se Bay ha accettato di produrre la pellicola al momento mantiene le proprie riserve per quanto riguarda la regia, avendo richiesto la possibilità di leggere la stesura finale delle sceneggiatura, attualmente ancora inesistente, prima di accettare l’incarico.
Proprio su quest’ultimo punto Variety aggiorna sul probabile ingaggio degli sceneggiatori della pellicola. Infatti, a quanto pare, Matthew Federman e Stephen Scaia sono stati chiamati a tradurre gli elementi chiave del videogioco in quello che la compagnia vorrebbe diventasse un entusiasmante film d’azione ed avventura.
Ghost Recon, nella sua versione videoludica, è incentrato su di un’immaginaria Forza Speciale dell’esercito statunitense che funge da esercito privato del presidente USA. I vantaggi di questo incarico speciale comprendono la possibilità di avere accesso ad armamentari dalla tecnologia superiore e l’ordine di abbattere le minacce pericolose per l’America , senza lasciare alcuna traccia. Nonostante questi siano i minimi comuni denominatori della maggior parte dei blockbuster d’azione, per cui elaborare uno script dall’alto tasso di adrenalina potrebbe risultare un compito tutt’altro che insormontabile, l’incarico assegnato a Federman e Scaia non sarà di sicuro un lavoro facile, visto che dalle loro mani dipende la conferma di Michael Bay alla regia.
La Ubisoft, dunque, ha dato il via alle operazioni con l’ingaggio dei due produttori/sceneggiatori e rimane in attesa dello script da presentare, sperando di coinvolgere ulteriormente nel progetto il regista. Il desiderio della compagnia videoludica di averlo come direttore delle operazioni anche sul set, dopotutto, rimane comprensibilissimo al pubblico: quando si parla di azione ed adrenalina non c’è nessuno che sappia gestire la materia meglio di Michael Bay.