Midnight Rider: la troupe lavorò sui binari senza autorizzazione

Il Grand Jury della Georgia ha accusato i cineasti di Midnight Rider, Randall Miller, Jody Savin e Jay Sedrish, di essersi avventurati sui binari e i tralicci della ferrovia senza autorizzazione, quel  20 febbraio che portò la morte della ventisettenne assistente alla macchina Sarah Jones.

 

Compito del Grand Jury è esaminare le prove presentate dall’accusa e, se le ritiene sufficienti, accusare formalmente l’imputato di aver commesso il reato, stabilendo di fatto se le prove raccolte siano sufficienti per iniziare un processo.

I tre sono stati incriminati con l’accusa di omicidio colposo e violazione di domicilio. Si sarebbero infatti spinti sui binari illegalmente e senza autorità, dopo aver ricevuto una nota dal proprietario in cui veniva negata l’autorizzazione all’accesso. I produttori del film hanno affermato di aver ricevuto l’e-mail dalla ferrovia, che dichiarava implicito consenso, ma nessuno di questi messaggi è stato reso pubblico.

L’accusa di omicidio colposo deriva invece dalla trasgressione e dal fatto che questa violazione avrebbe causato il decesso di Sarah Jones, morta sui binari il primo giorno di riprese di Midnight Rider. il regista, Randall Miller, stava girando una sequenza onirica su un ponte sui tralicci con l’utilizzo di un letto sopra i binari. La troupe è però stata colta di sorpresa dal fischio di un treno in arrivo e la Jones, il secondo assistente alla cinepresa, è stata colpita da un detrito che l’ha fatta cadere a terra sui binari, prima di essere uccisa dal treno che non ha potuto fermare la sua corsa.

Gli imputati non sarebbero riusciti a ottenere il permesso di utilizzare il ponte della ferrovia dove è avvenuto l’incidente mortale, e avrebbero nascosto questo fatto e il pericolo dei loro piani di ripresa al resto della troupe, portandoli a pensare di lavorare sui binari con il permesso della ferrovia.

Dopo questa sentenza il processo potrà dunque avere luogo. L’accusa di omicidio colposo comporta un potenziale di 10 anni di carcere in base al diritto in Georgia. Lo sconfinamento abusivo comporta invece una potenziale condanna a un anno.

Fonte: Variety

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