In Italia il mercato dei
cortometraggi è sempre stato – a voler essere buoni – limitato,
oltre che limitante. E questo tralsciando il tripudio di visibilità
(molto spesso aggratiss) che il web garantisce. Senza dubbio, il
mercato di cui può beneficiare un lungometraggio (per ovvie
ragioni) non potrà mai (?) essere lo stesso di un cortometraggio.
Eppure qualcosa – non solo oggi, c’è da dire – si sta muovendo.
L’associazione ‘AncheCinema’ ha diffuso un comunicato per rendere
noto di “voler lanciare una sfida al mercato del cortometraggio in
Italia con un progetto di distribuzione supportato da una specifica
App”. Dopo l’esperienza del cortometraggio “Sposero’ Nichi Vendola”
libro+DVD, (1500 copie vendute in 25 punti vendita LaFeltrinelli a
4,99 Euro), AncheCinema lancerà, il primo ottobre prossimo,
un’altra iniziativa. Si tratta di un progetto di distribuzione
“volto a dare dignita’ e mercato a storie che possano essere
raccontate contestualmente in forma letteraria, con il limite di
300 pagine, e cinematografica, attraverso il formato breve dei
cortometraggi di massimo 8 minuti”. L’intento è quello di proporsi
come “editore di cortometraggi di qualità, premiati e possibilmente
riconosciuti di nazionalità italiana dal Ministero per i Beni e le
Attività culturali”. Un progetto rivoluzionario quanto ambizioso.
Il 29 e 30 settembre prossimi, inoltre, AncheCinema organizza a
Bari il convegno “Filmaker: produrre e vendere storie”, per
simulare la produzione di un cortometraggio (con un piano
finanziario di massimo 10.000 euro), che segua l’iter ministeriale
per la richiesta di nazionalità italiana e che possa beneficiare
dell’investimento di un finanziatore utilizzando il tax credit
esterno.
La “sfida al mercato” della AncheCinema
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