Il Biografilm Festival 2015 di Bologna continua dopo aver assegnato i riconoscimenti del Concorso Internazionale (qui la lista dei vincitori), concentrando lo sguardo su quattro produzioni biografiche italiane, presentate nelle sezioni Biografilm Italia e Biografilm Music. Della prima fanno parte Uomini Proibiti, di Angelita Fiore, che riflette sullo scottante tema del celibato sacerdotale per la Chiesa cattolica, e Napolislam di Ernesto Pagano, che racconta le storie di napoletani convertiti all’Islam e delle piccole e grandi criticità che questa decisione comporta nella loro vita quotidiana.
Nella sezione Biografilm Music verranno, invece, presentati Numero Zero di Enrico Bisi, sulla storia della musica hip hop in Italia, e lo sperimentale Unità di Produzione Musicale di Pietro De Tilla, Elvio Manuzzi e Tommaso Perfetti sul dissidio tra libertà creativa e imposizione commerciale. Settantadue musicisti vengono assunti da una fabbrica, dotati di numero di matricola e tuta, e di un compito: produrre musica su scala industriale in otto ore lavorative, divisi in gruppi come in una vera catena di montaggio.
Entra, inoltre, nel vivo l’omaggio a Michael Madsen, il documentarista danese che nelle sue opere mescola verità e finzione per analizzare la condizione dell’uomo in relazione al suo ambiente e al contempo le mutazioni e le rivoluzioni che il tempo, la scienza, il pensiero umano producono nella realtà nel suo farsi. Oggi il festival bolognese gli rende onore con The Average of average e con l’episodio di Cattedrali della Cultura 3D dedicato al carcere di Halden, in Norvegia, definito dalla rivista Time come “la prigione più umana al mondo”. Verrà, inoltre, riproposto Into Eternity: A Film for the Future, costruito a partire dalla realizzazione del primo deposito permanente di scorie radioattive a Onkalo, in Finlandia, 5 km sottoterra.
Per tutte le informazioni: www.biografilm.it