Per la terza edizione di Cine&Comic Fest, la Piazza delle Feste di Porto Antico, è stata ancora una volta palcoscenico di un bellissimo incontro tra Zerocalcare – da sempre ospite e autore del manifesto del festival e da quest’anno anche direttore artistico – e Giacomo Bevilacqua, l’autore di A panda piace.
Di fronte a una gremitissima platea i due hanno raccontato della loro amicizia, del loro modo di lavorare, dei progetti futuri, del rapporto con i social, con la politica, con il cinema, regalandoci anche un paio di inedite chicche a proposito dei loro progetti futuri.
Giacomo Bevilacqua sta lavorando per Bonelli ad Attica, una miniserie di fantascienza distopica ma che parla molto d’attualità, e poi «ho appena iniziato un progetto per Bao che uscirà nel 2021. In un’Italia che si sta spopolando perché i confini sono chiusi e la gente è libera solo di andarsene, ho immaginato una ragazza che decide di partire a piedi come se volesse staccarsi da una terra che ha amato e che deve abbandonare lentamente, come quando una storia d’amore finisce. Una serie di tappe, degli incontri… la spinta ad andarsene, ma anche i ripensamenti. Per ora è solo un abbozzo che sta prendendo forma, anche ora, mentre ve ne parlo.”
Anche nell’immediato futuro di Zerocalcare un progetto per Bao in uscita a ottobre, La scuola di pizze in faccia del professor Calcare: «Si tratta di una raccolta di storie apparse sul blog o sulle varie testate con cui collaboro – Wired, Best Movie, Internazionale, L’Espresso, Repubblica – finora mai proposte in volume e legate da un lungo racconto inedito.».
Un anno fa, proprio qui Cine&Comic Fest Zero ci aveva raccontato che aveva si stava appassionando all’animazione e gli sarebbe piaciuto realizzare un film: «Il progetto è andato avanti e sta prendendo forma. Non sarà un film ma una mini serie a episodi. Lo vorrei proporre a Netflix e mi piacerebbe realizzarlo con Giacomo: è una delle persone di cui non solo mi fido, ma di cui apprezzo il lavoro. L’unico problema al momento è capire con chi, di Netflix, parlare di questa cosa. Ho provato a scrivere ma non ho ricevuto risposte, ma forse sbaglio gli indirizzi…».
«Hai provato [email protected]?», scherza Giacomo, anche se il senso è chiaro.