Mancano ancora due
giornate alla conclusione dell’ottava edizione del Festival
Internazionale del film di Roma, ma oggi si è conclusa la
presentazione alla stampa dei film presenti nella selezione
ufficiale per il Concorso, i 18 film che gareggiano per portare a
casa il Marc’Aurelio d’Oro. Lo scorso anno, lo ricordiamo, portò a
casa il premio il regista Larry Clarke, che con
Marfa Girl mise a dura prova le critiche
degli addetti ai lavori. Per non parlare poi del putiferio
scoppiato quando il premio alla migliore regia e alla migliore
interpretazione femminile andarono a Paolo Franchi
e alla sua attrice Isabella Ferrari per
E la chiamano estate.
Il Concorso in generale ha rivelato poche sorprese, presentandoci un tipo di film che (in più di un caso) prediligono una regia statica, ‘a seguire’ rispetto ai personaggi del racconto, e con pochissimo spazio per l’azione. Altro tema ricorrente del Concorso è stata la famiglia e le dinamiche domestiche, con tutte le variazioni del caso. Interessantissimi i tre film provenienti dall’Oriente, che si sono distinti per una vena sperimentale comune che ne ha fatto tre belle sorprese: The Mole Song, Seventh Code e Blue Sky Bones. Sufficienza piena per l’Italia: Tir, I Corpi Estranei e Take Five si sono discretamente difesi, riuscendo a colmare i reciproci limiti e presentandoci opere molto diverse tra loro. Divide un po’ a metà il grande cinema di lingua inglese/americana poiché dei quattro film attesi, con tanto di star, solo due di questi si possono definire dei veri e propri gioielli. Dallas Buyers Club e Her sono senza dubbio i film migliori visti al Festival (in molti anni di Festival), mentre Out of the Furnace si rivela un film già visto e Another Me una pellicola dall’identità incerta e dal risultato deludente.
Il Concorso di
quest’anno ha visto dunque protagonisti dei film abbastanza
omogenei, con almeno un paio di picchi, verso l’alto e verso il
basso. Another Me, come accennato, e
A Vida Invisivel saranno certamente
considerati i protagonisti negativi di questa edizione, mentre per
Her e Dallas Buyers
Club si presenta il problema opposto. La
constatazione che le due pellicole sono così superiori rispetto al
resto del materiale mostrato in Concorso da essere quasi troppo
facile assegnare ad una di loro il nostro virtuale Marco Aurelio ad
uno dei due, dando automaticamente all’altro il premio per la
regia. Entrambi i film si giocano quindi la possibilità di portarsi
a casa l’ambito premio a pieno diritto, e si giocano anche un altro
premio importante, quello alla migliore interpretazione maschile.
Matthew McConaughey (Dallas
Buyers
Club) è
stato un protagonista straordinario, confermando la sua inaspettata
e sorprendente maturazione artistica, ma Joaquin
Phoenix ha dato prova, in Her,
di una profondità emotiva talmente forte da far male allo
spettatore, assolutamente al di sopra di ogni altra cosa vista in
questi giorni al Festival di Roma, e forse anche nelle passate
edizioni. Per quanto riguarda la migliore interpretazione
femminile, il verdetto è decisamente incerto, anche se un premio
collettivo al cast di Acrid, film
iraniano di Kiarash Asadizadeh, sembra un
premio inevitabile ad un film davvero interessante e dalla
struttura abbagliante. Il film, nel parere di chi scrive, potrebbe
ambire anche ad un premio per la migliore sceneggiatura. Premio
della Giuria potrebbe essere, secondo le nostre previsioni, tutto
per quel folle viaggio colorato, violento e rutilante che è
The Mole Song di Takashi
Miike. Il regista giapponese ha davvero fatto breccia nel
cuore del pubblico dell’Auditorium, e forse è riuscito a far bella
mostra di sé anche agli occhi della giuria di James
Grey. Il miglior contributo tecnico potrebbe essere
riconosciuto al rumeno Quod Erat
Demonstrandum, film complesso e forse con qualche
falla nei criteri di racconto, che però avvolge i suoi personaggi
in un bianco e nero da manuale.
Previsioni a parte, tra poco meno di 24 ore sapremo chi sono i vincitori di questa VIII edizione del Festival di Roma, e allora ci ritroveremo sempre su Cinefilos.it a leggerne i nomi e a discuterne insieme. Intanto ecco a seguire la nostra gallery di questo Festival:
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