Ed è attorno a questa intuizione che tutto il film si svolge, passando attraverso la fatica di creare un’altra opera, attraverso questo inverno che è sì l’inverno della vita, ma è un inverno produttivo, e il raccolto è sempre il frutto del duro lavoro, di fronte al quale quest’uomo non si è mai tirato indietro “.
Il lavoro sull’argilla, le cave che sembrano un luogo lunare e soprattutto il protagonista, che De Cal descrive così: “…Un vecchio taciturno e col viso incorniciato da bianchi boccoli in forma di fiammelle, che creano l’impressione di una testa ellenistica”, sono l’ossatura del documentario che è stato realizzato con il contributo della Regione Veneto e Vicenza Film Commission.