Las Muertas è basato su una storia vera?

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Con il titolo internazionale The Dead Girls, Las Muertas è una delle serie Netflix più discusse dell’anno. Oscura, cruda e ricca di tensione morale, la produzione racconta la storia di due sorelle che costruiscono un impero criminale sulle spalle di giovani donne sfruttate e corrotte autorità locali. L’intreccio mescola thriller, denuncia sociale e satira politica, offrendo al pubblico un ritratto inquietante del Messico rurale degli anni Sessanta.

A colpire non è solo la violenza mostrata sullo schermo, ma anche il tono grottesco e amaramente ironico con cui vengono messi in scena i rapporti di potere, la collusione tra istituzioni e crimine e l’illusione di impunità dei protagonisti. Un mix che ha spinto molti spettatori a chiedersi quanto ci sia di vero nella storia delle sorelle Baladro e se Las Muertas sia una semplice fiction o un racconto radicato in fatti reali.

In questo articolo analizziamo la trama della serie, il suo rapporto con la realtà storica e il libro da cui è tratta, firmato da Jorge Ibargüengoitia.

La trama di Las Muertas

Al centro della storia ci sono Arcángela (interpretata da Ramírez) e Serafina Baladro (Paulina Gaitán), due sorelle che trasformano un modesto bar di provincia in un redditizio bordello, reclutando e spesso costringendo giovani donne alla prostituzione. Grazie a mazzette e favori, corrompono le autorità locali così da mantenere il loro business nell’ombra.

Il loro “impero” sembra inattaccabile finché una serie di incidenti mortali colpisce le ragazze che lavorano per loro. Nel tentativo di coprire le morti sospette e non attirare l’attenzione della polizia, Arcángela e Serafina coinvolgono Simón (Herrera), amante tossico e complice riluttante di Serafina, incaricandolo di sbarazzarsi dei cadaveri.

Ma la pressione diventa insostenibile: Simón fugge dalla vita marcia in cui si è cacciato, spezzando il cuore di Serafina. Lei, accecata dalla rabbia, decide di vendicarsi e chiede favori pericolosi a clienti influenti pur di colpire chi l’ha tradita. Il caos generato dalle due sorelle è tale che le forze dell’ordine non possono più voltarsi dall’altra parte: un’inchiesta senza precedenti rivela atrocità destinate a sconvolgere il Messico per generazioni.

Las Muertas è basato su una storia vera?

Las Muertas serie tv Netflix
Arcelia Ramírez nel ruolo di Arcángela, Paulina Gaitán nel ruolo di Serafina, Karen Martí nel ruolo di Socorro, Luis Estrada in Las Muertas. Per gentile concessione di © Netflix

Sì. Las Muertas non è solo fiction: la serie si ispira a fatti realmente accaduti. Gli eventi narrati riprendono la vicenda delle “Poquianchis”, un gruppo familiare di sfruttatori e assassini che negli anni Sessanta gestiva bordelli clandestini nel Messico centrale, schiavizzando giovani donne e ragazze provenienti da contesti poverissimi.

Le cronache dell’epoca, riportate in particolare dal tabloid sensazionalista Alarma! nel 1964, raccontavano di omicidi, sparizioni e connivenze con autorità locali. Il processo alle “Poquianchis” divenne un caso mediatico e contribuì a far emergere la realtà brutale della tratta di esseri umani nel Paese. La serie Netflix rielabora questi elementi, cambiando nomi e dettagli ma conservando l’impianto di base.

Questa scelta conferisce alla narrazione un doppio livello: da un lato il thriller a tinte forti, dall’altro la denuncia sociale di un sistema che per anni ha permesso abusi e violenze ai margini della legalità. Non a caso, Las Muertas si svolge in un Messico rurale senza tempo, che sembra sospeso tra passato e presente.

La miniserie è tratta dal romanzo “Las muertas” di Jorge Ibargüengoitia, autore messicano celebre per l’uso di umorismo nero e satira politica. Pubblicato nel 1977, il libro prende spunto proprio dal caso delle “Poquianchis”, trasfigurandolo in letteratura e offrendo uno spaccato impietoso di corruzione, ipocrisia e sessismo.

Ibargüengoitia non si limita a ricostruire i fatti: li piega in chiave grottesca, amplificando le contraddizioni di una società che tollera il male finché le vittime restano invisibili. La serie Netflix eredita questo approccio, alternando registri diversi – dramma, thriller, ironia amara – per rendere più complessa la psicologia dei personaggi.

Nel finale della serie (che abbiamo approfondito nella nostra spiegazione del finale di Las Muertas), le conseguenze delle azioni delle sorelle Baladro esplodono in tutta la loro violenza e la giustizia – tardiva e imperfetta – si abbatte su di loro, ribaltando ruoli e alleanze.

Conclusione

Las Muertas Netflix
Per gentile concessione di © Netflix

Las Muertas è quindi una serie che unisce intrattenimento e memoria storica. Raccontando la parabola delle sorelle Baladro, la produzione Netflix fa rivivere uno dei capitoli più oscuri della cronaca messicana, restituendo dignità narrativa alle vittime e mettendo in discussione le complicità del potere.

Il romanzo di Jorge Ibargüengoitia e l’adattamento televisivo condividono un obiettivo: costringere lo spettatore a riflettere sulla linea sottile tra male sistemico e responsabilità individuale. Chi guarda Las Muertas non assiste solo a un thriller, ma a una riflessione amara su come le società possano trasformare il dolore in spettacolo e, a volte, in business.

Per approfondire ulteriormente, puoi leggere qui la spiegazione del finale di Las Muertas.

Redazione
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