The Good Mothers, presentata a Berlino 73 la nuova serie originale italiana Disney+

the good mothers
2022_ Wildside s.r.l. – House productions LTD_ph.Claudio Iannone

Disney+ ha presentato, in occasione di Berlinale Series nell’ambito della 73° Berlinale, la nuova serie originale italiana, The Good Mothers. Lo show debutterà il 5 aprile in Europa sulla piattaforma streaming, con tutti i sei episodi disponibili al lancio.

 

La serie targata Disney+, che racconta la ‘ndrangheta interamente dal punto di vista delle donne che hanno osato sfidarla, è frutto di uno sforzo congiunto tra House Productions e Wildside, Fremantle company e vede protagoniste Gaia Girace, Valentina Bellè, Simona Distefano e Micaela Ramazzotti. A dirigerle, insieme a Julian Jarrold su sceneggiatura di Stephen Butchard, c’è Elisa Amoruso.

Basata su una storia vera, The Good Mothers ripercorre le vicende di Denise, figlia di Lea Garofalo, Maria Concetta Cacciola e Giuseppina Pesce, tre donne che osano contrapporsi alla ‘ndrangheta. Ad aiutarle la P.M. Anna Colace che, appena arrivata in Calabria, ha un’intuizione: per poter abbattere i clan della ‘ndrangheta, è necessario puntare alle donne. È una strategia che comporta grandi rischi: la ‘ndrangheta è nota e temuta per il suo pugno di ferro e il potere insidioso. The Good Mothers segue Denise, Giuseppina e Maria Concetta nel loro tentativo di affrancarsi dal potere criminale e collaborare con la giustizia.

The Good Mother è un’opera corale

Un’opera corale e sfaccettata che racconta la storia vera di tre donne, cresciute all’interno dei più feroci e ricchi clan della ‘ndrangheta, che decidono di collaborare con la magistrata che lavora per distruggerla dall’interno. Queste donne dovranno quindi combattere contro le loro stesse famiglie per il diritto di sopravvivere e di costruire un nuovo futuro per se stesse e per i loro figli. The Good Mothers è un adattamento dell’omonimo romanzo bestseller scritto dal giornalista Alex Perry, premiato dalla Foreign Press Association.

Valentina Bellé, Gaia Girace, Micaela Ramazzotti, Elisa Amoruso e Simona Distefano hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione a Berlino 73, nel corso della quale hanno commentato non solo il progetto, ma anche il loro approccio a questa storia di donne che si sono opposte al potere e hanno tentato di rompere la gabbia a cui erano state destinate sin dalla nascita.

“Non conoscevo la storia di questo donne, non conoscevo la storia della ‘ndrangheta – ha spiegato Valentina Bellè che nella serie è Giuseppina Pesce – Per me lavorare a questa serie ha significato imparare ad avere a che fare con una realtà nuova, soprattutto quando sono andata in Calabria e ho guardato negli occhi le persone che invece sentono parlare di ‘ndrangheta da tutta la vita. È stato un viaggio incredibile.”

Ha poi continuato: “Credo sia interessante il titolo della serie, The Good Mothers, le buone madri. Ci siamo molto interrogati su cosa volesse dire esserlo nella realtà, cosa facesse di queste donne delle buone madri.”

Dismessi i panni di Lila Cerullo de L’Amica Geniale, Gaia Girace torna con un nuovo personaggio, Denise Cosco, una delle donne che si sono ribellate al potere maschile e violento della mafia calabrese: “La ‘ndrangheta era sempre stata raccontata da un punto di vista maschile, si parlava di armi e soldi. Ma questa volta le protagoniste di questa storia sono le donne che in genere vengono percepite come delle vittime. Costrette a sposarsi a 16 anni anche con persone che non conoscevano, a piegarsi tutta la vita, a sottostare a un sistema che veniva accettato come un dato di fatto, ma alcune si sono ribellate e alcune di queste sono state uccise. Spero che la serie mandi un messaggio di speranza. Il mio personaggio ha lottato e cercava giustizia, era l’amore di madre che la spingeva a combattere.”

Le gabbie delle donne della ‘ndrangheta

Elisa Amoruso sottolinea questo aspetto e continua: “La prospettiva della serie è completamente diversa, in genere sono gli uomini a comparire in questo tipo di racconti, a essere messi a confronto con questo argomento, perché di solito sono loro ad avere il potere. Noi abbiamo cercato di rimanere vicini ai personaggi, e di raccontare i loro veri sentimenti.” Queste donne sono state spesso paragonate ad animali in gabbia, ed è stata propri la gabbia che l’occhio dei registi ha voluto restituire con lo sfruttamento di molti interni stretti, di location davvero difficili. “Gli spazi scelti per le riprese, in Calabria – spiega Amoruso – sono stati molto stretti e credo che questo ci abbia aiutato a raccontare le gabbie in cui queste donne hanno vissuto e vivono.”

La serie, in esclusiva su Disney+ dal 5 aprile, è interpretata anche da Barbara Chichiarelli (Suburra – La serieFavolacce) in quelli di Anna Colace, Francesco Colella (ZeroZeroZeroTrust) in quelli di Carlo Cosco, Simona Distefano (Il Traditore) nel ruolo di Concetta Cacciola, Andrea Dodero (Non odiare) in quello di Carmine e con Micaela Ramazzotti (La pazza gioiaLa prima cosa bella) nel ruolo di Lea Garofalo.

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