Il mondo del balletto si prepara ad affrontare un nuovo terremoto, pronto a farlo tremare fin dalle sue fondamenta: almeno, così appare a primo impatto l’operazione creativa di Moira Walley-Beckett, già sceneggiatrice e produttrice esecutiva del cult Breaking Bad: Flesh and Bone (questo il titolo del nuovo serial targato Starz) non è il classico drama ambientato nel mondo del balletto; è qualcosa di più complesso, una sorta di ritratto spietato e crudele di un mondo fatto di grinta ed ambizione, dove sopravvive solo chi ha un’enorme forza dentro di sé, unita ad una buona dose di determinazione, talento e resistenza. Caratteristiche che sembrano distanti dalla figura di Claire (interpretata da Sarah Hay, Il Cigno Nero), una giovane ballerina che approda al mondo del balletto nonostante un passato difficile e travagliato alle spalle. Fragile e innocente, nasconde dietro questo aspetto anni oscuri di dolori e autolesionismo, che la spingeranno a resistere alle crudeltà gratuite di quel mondo e agli inquietanti piani del direttore artistico della compagnia (incarnato da Ben Daniels, già in House of Cards e Law & Order UK) ex- interesse sentimentale della ragazza che ha contribuito a crearle ulteriori problemi relazionali con il mondo esterno.
Insieme agli attori veri e propri (pensiamo alla Hay che è riuscita ad ottenere il ruolo di Claire sbaragliando un casting internazionale che prevedeva oltre mille ballerini) si muovono sulla scena anche numerosi danzatori professionisti come Irina Dvorovenko, Sacha Radetsky (American Ballet Theatre), Raychel Diane Weiner ed Emily Tyra, tutti coinvolti in una serie di ardite coreografie firmate da Ethan Stiefel, ex direttore artistico del Royal New Zeland Ballet nonché ballerino- a sua volta- dell’American Ballet Theatre.
Ci sono numerose aspettative intorno a questo prodotto, che si prospetta come qualcosa di completamente lontano dai cliché patinati attraverso i quali è sempre stato mostrato il mondo della danza classica al grande pubblico: non a caso i produttori esecutivi Walley- Beckett, Lawrence Bender e Kevin Kelly Brown sono tutti fortemente legati a questo mondo: i primi due si sono formati a loro volta come ballerini professionisti, mentre il terzo proviene da una famiglia di ballerini classici che ha ispirato, nel 1977, il film drammatico (e ambientato sempre nello stesso ambito) Due vite una svolta.