- Pubblicità -

The Walking Dead 6x13 3Il panico in cui ci aveva lasciati lo scorso episodio si dissipa immediatamente all’inizio di The Walking Dead 6×13. Mentre in Not Tomorrow Yet abbiamo visto l’assalto feroce e senza scrupoli di Rick (Andrew Lincoln) e i suoi al covo di Negan, in questo episodio vediamo in che modo Maggie (Lauren Cohan) e Carol (Melissa McBride) vengono prese prigioniere da un gruppo di “Salvatori”.

 
 

Non diremo cosa accade, non racconteremo se le due coraggiose donne vivono o muoiono, né se sono libere o prigioniere, prede o predatrici. Non è necessario raccontarne la trama per evidenziare le caratteristiche salienti di On The Same Boat, un episodio completamente “in rosa”, in cui le nostre si trovano ad avere a che fare con altre tre donne. Universi femminili che si scontrano e in qualche modo riescono a incontrarsi, perché dove l’uomo urla e minaccia, nella donna il sentimento legato alla vita, alla nascita e alla protezione resta intatto e forte, prepotente, nonostante la violenza del mondo. E così, in un contesto inedito, si incontrano mogli, madri e figlie, cameriere, segretarie e casalinghe, donne amate e maltrattate, esseri umani spezzati e ricomposti, persone che hanno perso tutto e che hanno imparato a vivere nella post-apocalisse non solo in mezzo agli zombie, ma anche in compagnia dei propri fantasmi. Maggie e Carol, con una storia così diversa, un’evoluzione così profonda, un ruolo preciso nel gruppo, si trovano a dover badare a loro stesse; la prima prendendo coscienza della sua nuova condizione di futura madre, una scelta, forse cieca, in un mondo senza futuro, in cui lei però spera e crede. La seconda, in un momento completamente differente della sua vita, con un marito e soprattutto una figlia alle spalle, che ha dovuto lasciare indietro, è in preda ai dubbi, alle paure, all’incertezza ma soprattutto al rimorso delle vite che ha spezzato.

The Walking Dead 6x13 2Improvvisamente, e in parte incomprensibilmente per lo spettatore, Carol non è più la guerriera che ha liberato il gruppo all’inizio della quinta stagione, è come se lei stessa sentisse nostalgia di quella donna taciturna è spaventata che era una volta ma allo stesso tempo è consapevole che quella donna è morta, e se ne dispiace. Di nuovo gli showrunner di The Walking Dead confermano di essere sempre consapevoli di raccontare storie di vivi, non di morti, testimoniano a ogni episodio che, per quanto estreme possano essere le situazioni, siamo sempre di fronte a esseri umani. E questo non cambia, sia che guardiamo agli eroi, sia che invece rivolgiamo la nostra attenzione ai cattivi.

Abbagliante nella sua potenza emotiva declinata completamente al femminile, in cui la donna è la sola in grado di sentire così profondamente il bene e il male, la vita e la morte, The Walking Dead 6×13 cattura di nuovo, con intensità, lo spettatore, ammaliato da una tale destrezza nel gestire la narrazione, i caratteri, le emozioni.The Walking Dead 6x13

- Pubblicità -