Agents of SHIELD 2X05 è un episodio fittissimo: di eventi, di personaggi, di cambi di schieramento, di colpi di scena e di situazioni che si ribaltano e che condizioneranno il nostro racconto da ora in poi. Dopo una puntata di passaggio, la 4, questo quinto episodio si concentra su diversi personaggi lasciati per un po’ nell’ombra. Seguiremo le vicende di Raina, dell’Agente Simmons e soprattutto del padre di Skye. La prima si trova tra l’incudine e il martello, costretta ad un certo punto a patteggiare con il ‘male minore’; Gemma Simmons, infiltrata nell’Hydra, avrà a che fare con un ispettore, l’algida e terribile Morse, che si rivelerà una donna letale e … piena di sorprese. Infine, il padre di Skye, lasciato nell’ombra per un po’, rivelerà parte della sua oscura natura, mentre la giovane agente dello SHIELD verrà a conoscenza della sua esistenza. Cosa scatenerà in Skye questa scoperta? E soprattutto come riuscirà a far fronte alla verità che Coulson le ha tenuto nascosta fino a questo momento?
Agents of SHIELD 2X05 è, come detto, una puntata ricca di avvenimenti, che parte in sordina, per rivelarsi un episodio denso ed interessante, volto a focalizzare l’attenzione di nuovo sulle relazioni sui personaggi, ma anche mandare avanti la trama di questa seconda stagione sempre più convincente.
Buono il ritmo, notevoli gli intrecci, anche se come al solito la scrittura rimane appena a galla con una sufficienza che permette ai personaggi di interagire in maniera discreta senza mai brillare troppo.
Special guest della puntata, Bobbi Morse, che per chi ha familiarità con l’universo Marvel, non è altri che la letale Mockingbird (Mimo). Continua quindi l’interessante lavoro di ‘ricamo’ che la Marvel realizza con tutti i suoi personaggi minori, sfruttandoli in maniera molto intelligente allo scopo di fidelizzare ulteriormente il fandom.
