Siamo finalmente tornati in quel di Starling City. L’8 ottobre, con The Climb, si apre ufficialmente la terza stagione di Arrow, e se queste sono le premesse, si profila all’orizzonte un’annata densa di azione, colpi di scena e grandi emozioni. Anche se l’universo di Arrow quest’anno si ampliato con The Flash – il suo spin-off – la serie della The CW non perde un grammo della sua affabilità.
La narrazione riprende 5 mesi dopo che, il diabolico Slade Wilson, ha quasi messo a ferro ed a fuoco l’idilliaca cittadina. Tutto sembra andare per il meglio: Felicity (Emily Bett Rickards) ed Oliver (Stephen Amell) finalmente cominciano a razionalizzare i loro sentimenti, papà Lance (Paul Blackthorne) è diventato tenente anche se nasconde dei problemi di salute, Laurel (Katie Cassidy) è un avvocato di spicco e Diggle (David Ramsey) sta per mettere su famiglia. Però a quanto sembra, la quiete dopo la tempesta, finisce subito quando tra i bassifondi un nuovo Conte cerca di conquistare il monopolio della droga. Oliver insieme a Roy (Colton Haynes) ormai diventato il suo braccio destro, si troverà a combattere questo nuovo avversario, ma non solo perché dovrà gestire dei cambiamenti nella Queen Consolidated quando, il rampollo stesso, cercherà nuovi investitori per portare la società ai fasti di un tempo. Si troverà di fronte un affabile Brandon Routh che veste i panni del caparbio Ray Palmer. Le emozioni dunque in questa season premere non finiscono, e capitolano in un colpo di scena incredibile che lascia tutti senza fiato.
Nessuno si aspettava una premiere di stagione così densa di avvenimenti e tragiche situazioni; gli autori con The Climb sono riusciti a giocare con le emozioni del pubblico ed, allo stesso tempo, regalando un plot intenso e deciso che non ha dimenticato i punti di forza delle serie. La comic-soap della The CW ritorna quindi in tv con il suo solito fascino ammaliatore ed un bagaglio culturale senza fine che si arricchisce minuto dopo minuto. Se da una parte è stato interessante lo sviluppo dei personaggi principali, come il rapporto tra Felicity ed Oliver, di grande coinvolgimento sono i nuovi meccanismi che transitano vicino a loro. Primo fra tutti il buon Ray Palmer che, molto ben lontano dal suo alter-ego dei fumetti, qui sembra essere un personaggio dal grande appeal, un po’ farraginoso ma che entra fin da subito nel cuore dello spettatore. Il “fattore” flashback poi si evolve con la trama stessa, diventando un subplot dalle grandi aspettative che regala un capitolo del passato di Oliver dalle grandi aspettative, e soprattutto, che fa presagire degli interessanti sviluppi.
Tutto fila liscio quindi in The Climb, la season premiere fa partire letteralmente con il botto, una serie tv che ormai è diventata un cult