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Tremotino in fin di vita e Cora con il pugnale dalla parte del manico. Lo scontro tra i due titani è al centro del sedicesimo episodio di questa seconda stagione, che sta procedendo tra alti e bassi (nettamente superiori), ma che riesce ancora a fare abbastanza presa sugli spettatori.

Mettendo al centro la rivalità tra Tremotino e Cora, gli showrunner di C’era una volta si avviano allo scioglimento dell’intera stagione, svelando a poco a poco la strettissima connessione tra i personaggi e la fitta trama, le cui fila sembrano essere contese tra Tremotino e Cora. L’ultima, è un elemento “nuovo” per gli spettatori ma che, attraverso i personaggi che conosciamo già da un bel po’ ormai, ha mostrato sin da subito di essere una di un certo peso e, forse, un possibile personaggio chiave.

E se a Storybrooke tra i due è guerra aperta, nel mondo delle fiabe del passato, la situazione è addirittura capovolta. Una Cora giovane e orgogliosa insegue il potere con singolare devozione e, soprattutto con un carattere totalmente diverso da tutti gli altri ‘cattivi’ di Storybrooke: le ragioni della sua crudeltà non stanno nella banale delusione amorosa con cui sono spiegate sempre le ‘origini del male’. Nessun atto d’amore verso il prossimo la spinge, ciò che la anima non è altro che un amor proprio sconfinato, così forte che la spinge a strapparsi il cuore, affinché l’amore per qualcun altro non possa in alcun modo oscurare quello che prova per sé.

ROSE MCGOWAN, ROBERT CARLYLEUn focus doveroso, quello su Cora, ma così breve che non facciamo neanche in tempo ad assaporarlo e che non può che farci porre una domanda: perché? Perché dedicare così poco tempo e spazio ad un personaggio la cui importanza si faceva finalmente chiara, quando ci siamo praticamente rigirati i pollici durante tutta la prima metà della stagione, aspettando disperatamente che qualcosa accadesse? Insomma, nonostante quest’ultimo episodio non sembri all’altezza del precedente (e con ciò dobbiamo purtroppo prendere atto del fatto che non si riesce a tenere un buon livello per più di due episodi di fila), ci ha messo davanti un personaggio davvero coerente con se stesso, interessante e soprattutto deciso come un vero cattivo deve essere… insomma ci ha messo davanti al fatto che quando decidono di far le cose per bene, i creatori della serie ci sanno fare, e non poco…

Col senno di poi, ci rendiamo conto che non tutti i mali vengono per nuocere… e Cora era un ‘male’ non solo necessario a tenere in piedi  in modo convincente la narrazione, ma uno di quei  mali che ci saremmo tenuti molto volentieri. Ma del resto, nelle favole tutto può succedere e, se siamo arrivati fin qui, certo non perderemo le speranze ora!

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