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In principio fu Il Presagio (The Omen), dove un diplomatico americano doveva fare i conti con la terrificante scoperta di essere il padre dell’Anticristo: il successo arriso a quel film ne fece scaturire due sequel (meno memorabili), a completare la trilogia incentrata sul personaggio di Damien Thorn.

 
 

Dopo un poco riuscito tentativo di reboot per il grande schermo, qualche anno fa, è ora il turno della televisione: la prima stagione della serie, semplicemente intitolata Damien prenderà il via a inizio marzo, sugli schermi di A&E.
La serie si concentrerà su un periodo della vita di Damien rimasto inesplorato dalla trilogia cinematografica: avevamo assistito alle  ‘imprese’ del protagonista da bambino, ai suoi successivi tormenti adolescenziali nel fare i conti col proprio retaggio, per poi ritrovarlo nella piena maturità, intento a cercare di compiere il proprio destino nei panni di un politico di fama mondiale; stavolta lo ritroveremo trentenne, intento a portare avanti una promettente carriera di fotografo.

Bradley_james_damienLa principale differenza col personaggio originale, almeno secondo quanto è stato fatto trapelare finora, è che Damien con gli anni sembra aver dimenticato quali siano le proprie origini: la serie si concentrerà proprio sulla presa di coscienza di quale sia la propria reale natura, trovandosi nel frattempo al centro di una serie di intrighi, circondato da persone più o meno raccomandabili che invece sembrano conoscere bene la sua vera identità e la ‘missione’ che lo attende.
Inizialmente commissionata da Lifetime, Damien è in seguito passata ad A&E; a trasferire le vicende di Damien sul piccolo schermo è Glenn Mazzara, uno che in fatto di horror se ne intende, essendo tra gli artefici del successo di The Walking Dead, oltre ad aver lavorato a The Shield e Crash.

Il protagonista avrà il volto di una vecchia conoscenza degli appassionati di fantasy televisivo: quello di Bradley James, già Artù nella fortunata Merlin, e visto più recentemente in iZombie.
Il cast principale vede la presenza di Scott Wilson, che dopo una carriera cinematografica durata mezzo secolo è giunto alla notorietà per il ruolo di Hershel Greene in The Walking Dead e di Megalyn Echikunwoke  (Tara Price in CSI: Miami e Isabelle Tyler in The 4400); ruolo ricorrente per Tiffany Hines (Bones, Nikita, Devious Maids).
Maggiore interesse desta tuttavia la presenza nel cast di Barbara Hershey, anch’essa rilanciatasi sul piccolo schermo col ruolo di Cora in Once Upon a Time, dopo una carriera cinematografica di tutto rispetto. Il ruolo di Hershey in Damien sarà tra l’altro tutto fuorché marginale: sarà infatti lei che, dopo aver protetto Damien fin dall’infanzia, cercherà di spingerlo ad accettare la propria reale natura.
Ironia della sorte, l’attrice affiancherà l’Anticristo dopo essere stata a suo tempo accanto al Messia ne L’Ultima Tentazione di Cristo.

La saga del Presagio appariva come una delle scelte più logiche e prevedibili, in tempi in cui il passato cinematografico sempre più spesso diventa fonte di spunti per la serialità del piccolo schermo: segno forse di una crescente mancanza di idee ed occasione di una piccola rivincita del grande schermo nei confronti della televisione.

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