Empire 2×15 recensione dell’episodio con Terrence Howard

Mentre Hakeem (Bryshere Y. Gray) vive un momento di confusione dopo l’annuncio della gravidanza da parte di Anika (Grace Gaeley) e deve decidere come comportarsi con Laura (Jamila Velazquez), Andre (Trai Byres) organizza una raccolta fondi per il bipolarismo, ammettendo così apertamente con tutti di soffrire di questo disturbo. Nel frattempo Lucious (Terrence Howard), con l’aiuto di Cookie (Taraji P. Henson), fa di tutto pur di vincere agli imminenti ASA, e per dimostrare agli azionisti che potrebbe tornare come CEO dell’Empire Entertainment.

empire-2x15-3Si intitola More Than Kin il quindicesimo episodio di Empire 2, la seconda stagione della serie televisiva della Fox di genere drama musicale ambientata nel mondo della musica rap e ideata da Lee Daniels e Danny Strong. Continua a non trovare una propria identità questa seconda stagione di Empire. Anche quest’ultimo episodio, infatti, appare discontinuo e frammentario, ma soprattutto crea ulteriore confusione all’interno di una trama  che ormai ha davvero poco da dire. I nodi salienti che dovrebbero essere quelli più trainanti, risultano ora di poco conto e assestanti. Partiamo dalla gravidanza di Anika. Che ci fosse, già si sapeva. Ma smantellata adesso dopo  mesi di silenzio risulta ancora più ridicola, soprattutto perché lascia in sospeso anche l’incidente di Rhonda (Kaitlin Doubleday). Ma a questo punto, forse siamo soli noi a volere che venga fuori la verità. Il malore di Anika, poi, con la corsa in ambulanza, è assolutamente fuori luogo ed esente da qualsiasi pathos emotivo – sperando che non fosse questo l’intento. Hakeem, invece, passa dal ragazzino spaesato al padre e fidanzato responsabile in pochissimo tempo, mentre Andre sembra accettare finalmente la sua malattia, ma che porta ugualmente a delle conseguenze. Eppure la famiglia Lyon non riesce a trovare un proprio equilibrio, soprattutto ora che si avvicinano gli ASA e Cookie è sempre più vicina a Lucious.

empire-2x15Empire 2×15, quindi, non riesce a far breccia nello spettatore, che ormai fatica a trovare un filo conduttore, anche perché la musica, da sola, non basta  e anche quella non appare più come una novità capace di risultare vincente. Difficile immaginare quale possa essere il proseguo della serie, ma visti i creatori che ci celano dietro, speriamo sempre in un colpo di scena capace di farci ricredere, almeno in parte.