game of thrones 5x06
Foto di HELEN SLOAN, per concessione di HBO.
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Jorah Mormont e Tyrion Lannister
Jorah Mormont e Tyrion Lannister

C’è qualcosa che ribolle, che si muove, che si agita sul fondo dell’episodio di Game of Thrones 5×06 Unbowed Unbent Unbroken, qualcosa di oscuro che non si identifica con le vicende che vengono mostrate ma con un destino immanente che continua a beffare i protagonisti di una storia sempre più intricata e apparentemente senza uscita.

 
 

L’episodio si apre su Arya e sul suo addestramento nella casa del Bianco e del Nero. Qui la piccola Stark deve imparare a essere nessuno, e con gli insegnamenti di compassione verso i morti potrebbe essere anche pronta al prossimo passo. Intanto Ser Jorah Mormont e Tyrion Lannister cercano la loro strada e imparano a conoscersi, loro che di fama e di nome si conoscono fin troppo bene. Scambi di opinioni tra uomini in un certo senso finiti, senza speranza, ma che non rinunciano persino ad assumere toni tragicomici nei loro discorsi, sempre conditi dal cinismo del nano e dalla rassegnazione del cavaliere caduto. Ad Approdo del Re le di maniche diventano sempre più complesse; l’arresto di Ser Loras ha riportato nella capitale la Regina di Spine e ha messo Cersei nella posizione apparentemente vincente di riuscire a “occuparsi” della poco amata nuora, la nuova reginetta.

Tyene Sand
Tyene Sand

Petyr Baelish d’altro canto continua a giocare con grande abilità le sue carte, pur apparendo questa volta un po’ distratto e forse non troppo all’altezza delle persone con cui si e incautamente alleato. Ancora, a sud di Westeros, a Dorne, Jaime Lannister e Bron incontrano il loro destino, che si incrocerà forse tragicamente, con quello delle Serpi della Sabbia, le figlie di Oberyn, che cercano vendetta. E mentre il sole del regno dei Martell fa ribollire il sangue, il freddo di Grande Inverno gela il sangue nelle vene a coloro che assistono alle nozze, e alla prima notte, di Sansa con Ramsay Bolton.

Nonostante il titolo dell’episodio voglia concentrare l’attenzione sull’avvenimento centrale della puntata, ovvero l’attacco delle Serpi, è inevitabile che il personaggio di Sansa catalizzi maggiormente l’attenzione in un momento in cui sembra forse l’elemento più interessante di un quadro che si sta sgretolando. Ogni relazione è costruita in maniera precisa, puntuale e sembra volerci raccontare che per nessuno esiste la redenzione. La stessa Cersei che sembra l’unico personaggio a godere di una certa impunità in questa circostanza, è invece estremamente provata dalle notizie portatele da Ditocorto, persona che assolutamente riesce a ingannarla senza troppa difficoltà.

Sansa Stark e Theon Greyjoy
Sansa Stark e Theon Greyjoy

Il controverso finale di puntata, con una scena nuziale terribilmente commovente e triste, ma anche a modo suo delicata, sfocia poi in un finale non troppo a sorpresa, ma comunque spiazzante e sapientemente costruito per rendere l’atrocità aumentata dalla presenza di qualcuno che, con noi, assiste a un atto di violenza dettato dalla follia.

Nonostante l’inizio di stagione, l’episodio si conferma una pallida riproposizione, un po’ piatta, di una struttura frammentata che non riesce a darsi una coesione.

Voto 2/5 stelle

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