Ai microfoni di Entertainment Weekly, il co-ideatore di Glee, Ryan Murphy, si è lasciato andare a ricordi malinconici per la morte prematura di Cory Monteith, interprete di Finn nello show.
Poco dopo la scomparsa di Monteith, Murphy aveva già detto che la stagione conclusiva della serie era stata pianificata attorno alla storia tra Rachel (Lea Michele) e Finn. “L’ho sempre saputo. – ha detto – Ho sempre saputo come sarebbe finita. Sapevo quale sarebbe stata l’ultima scena, e lui ne faceva parte.”
Ora, dopo 5 mesi dalla scomparsa del giovane attore, ha svelato i piani che aveva per Rachel e Finn: “Rachel sarebbe diventata una star di Broadway, ciò per cui è nata. Finn sarebbe divantato un insegnate, sarebbe andato a vivere in Ohia e sarebbe stato in pace con la sua scelta, smettendo di sentirsi il perdente di Lima. Negli ultimi istanti della serie, avremmo visto Rachel tornare in Ohia, contenta ma non completamente, e avrebbe raggiunto il glee club di Finn . ‘Cosa fai qui?’, le avrebbe chiesto lui. E lei avrebbe risposto: “Sono a casa”. Schermo nero, Fine”. Un finale che è stato comunque onorato, in qualche modo, nell’episodio-tributo a Cory, Il quarterback, quando Rachel parla del suo futuro con Fin al Sig. Shue.