Gomorra 4
- Pubblicità -

Sono stati presentati oggi a Roma i primi due episodi della nuova stagione di Gomorra, produzione originale Sky arrivata alla sua quarta stagione. La serie, nata da un’idea di Roberto Saviano, e che da questa stagione si avvale della supervisione artistica di Francesca Comencini, verrà trasmessa in prima TV dal 29 marzo ogni venerdì alle 21:15 su Sky Atlantic.

 
 

La conferenza stampa si apre con le parole di Giovanni Stabilini, amministratore delegato di Cattleya, la quale ha partecipato alla produzione della serie. “Gomorra è un caso unico nella produzione audiovisiva italiana”. – dichiara Stabilini – “Ha raggiunto vette altissime, riuscendo sempre a superarsi, sia per risvolti narrativi che per costruzione dei suoi personaggi. L’elemento di forza è stato il gioco di squadra. Questo ha permesso alla serie di ottenere una propria identità, che l’ha portata lontano.”

Gomorra 4

“Gomorra ci ha abituato, con ogni nuova stagione, quasi ad un azzeramento di quanto visto fino a quel momento.” – esclama Riccardo Tozzi, presidente di Cattleya – “Ogni stagione acquista un proprio carattere marcato, molto forte. La serie in sé ha una sua vitalità, che evolve a volte in modo molto inaspettato. Questa stagione in particolare sarà caratterizzata dallo spaesamento. Ogni personaggio si troverà a confrontarsi con questo senso di spaesamento, dato dall’abbandono di una “comfort zone” fino a questo momento garantita. L’impegno era proprio quello di uscire fuori dagli ambienti originari, lavorare sui personaggi portandoli al di fuori degli stereotipi del genere e mostrandone le naturali evoluzioni.”

Interviene poi, tramite un videomessaggio, Roberto Saviano, ideatore della serie. “E’ una stagione fortemente politica.” – dichiara l’autore di Gomorra“Tutto è corruzione. Vengono a mancare le figure paterne e gli uomini sono come dei bambini sperduti. C’è un forte conflitto tra chi vuole tutto subito, e tra chi invece ha capito che il potere si costruisce piano piano. Da questa stagione emerge un racconto che non ha paura di affrontare il collasso politico. Gomorra è intrattenimento, certo, ma è allo stesso tempo in grado di raccontare una sintassi del nostro tempo: “se non ammazzi, verrai ammazzato. Se non fotti, verrai fottuto”.

La parola passa poi agli sceneggiatori Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli. “Per questa nuova stagione abbiamo voluto esplorare l’aspetto delle connivenze possibili. – dichiara Fasoli. “Un aspetto interessante della criminalità è che sopravvive anche grazie ad una serie di alleanze.” – continua la Ravagli – “Tramite queste, la criminalità si infiltra nella “società per bene”. Nella serie avverrà dunque un cambio di potere molto forte, e da qui inizieranno anche a dominare alcune figure femminili fino ad ora rimaste nell’ombra.”

Gomorra 4

È poi Marco D’Amore a parlare. L’attore, che nelle prime tre stagioni interpretava il personaggio di Ciro, passa ora dietro la macchina da presa, dirigendo alcune puntate della serie. “Ogni volta è come ricominciare, come imparare un nuovo linguaggio.” – dichiara D’Amore – “In questa quarta stagione cambiano le strategie, si rinnovano, e ho avuto la sensazione che si fosse giocata una bellissima partita a scacchi dove si rivelano ancora di più i vecchi personaggi. Questi crescono, e crescendo cambiano i loro modi di agire. Cambieranno decisamente le regole d’ora in poi.”

Infine, l’attenzione si sposta su Salvatore Esposito, protagonista assoluto della serie nel ruolo di Genny Savastano. “Il leitmotiv di Genny per questa stagione sarà il dualismo. È un personaggio che cambia sempre. Genny combatte costantemente contro tutti i demoni che si porta dietro dalla prima stagione, e che ora lo spingeranno a voler cambiare vita, per dare un futuro diverso a suo figlio. Per far ciò però dovrà indossare una maschera, con tutti. Una definizione precisa del personaggio, credo, arriverà solo alla fine della stagione.”

- Pubblicità -