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Nell’episodio precedente, in seguito alla morte di Nazir, Brody cerca di sfruttare la seconda possibilità che gli viene concessa: si dimette dalla carica di Deputato, decide insieme a Jessica di chiedere il divorzio e rivela i suoi sentimenti a Carrie.

Niente sigla iniziale per il finale di stagione di Homeland, “The Choice”.  L’episodio si apre con l’arrivo di Carrie e Brody alla cabina sul lago della famiglia Mathison, ma come la sera prima c’è ancora Quinn che li spia da lontano. Mentre i due cercano di capire se la loro storia d’amore ha qualche speranza, il finto analista aspetta il momento giusto per portare a termine il suo incarico. Sfortunatamente per il direttore della CIA, Quinn ha una coscienza e, accortosi che il suo bersaglio non è più in alcun modo una minaccia per la Nazione, decide di risparmiargli la vita; si reca così da Estes, lo minaccia affinché lasci in pace sia Carrie sia Brody e scompare. La scelta di Quinn costringe Estes ha liberare dall’isolamento Saul, che ora non deve più temere per la sua carriera. Prima di ripartire, Carrie chiede a Brody del tempo per pensare, perché scegliere di stare con lui vorrebbe dire rinunciare al suo lavoro e lei ancora non sa senza quale dei due può vivere.

homeland-2x12Tornato in città, Brody ci fa assistere al passaggio del testimone, lasciando nelle mani dell’amico Mike la sua famiglia. Invece, a Langley Carrie si confida con Saul, prima che lui vada a supervisionare la cerimonia di sepoltura in mare per Nazir. Il mentore di Carrie sa quale sia l’unica scelta possibile: Brody è stato e sarà sempre un terrorista, ma il cuore non sente ragioni, soprattutto quello testardo della sua giovane collega. Lo stesso giorno, durante la cerimonia organizzata a Langley per Walden, ex direttore della CIA, Carrie conduce Brody nell’ufficio vuoto di Saul per rivelargli la sua scelta. Proprio quando tutto sembra andare nel migliore dei modi, l’ex-deputato si accorge che la sua auto è stata spostata e ora si trova, stranamente, vicino alla sala della cerimonia. Pochi secondi dopo una violenta esplosione distrugge tutto e tutti, anche le piccole certezze che con grande dolore si erano consolidate nella mente di Carrie; ripresasi dall’onda d’urto della bomba, l’agente la pistola nel cassetto di Saul e la punta su Brody ancora svenuto. La confusione ci assale: Carrie ha avuto sempre un sesto senso su Brody, ma lui è cambiato, da tempo c’è la sincerità nelle sue parole e nei suoi occhi. Molte cose succederanno in questa seconda mezzora più ricca di suspense, in cui solo alla fine scopriremo la definitiva scelta di Carrie: la CIA o Brody.

Il compito di dirigere questo complesso e fertile finale di stagione (scritto da uno dei creatori, Alex Gansa, e da Meredith Stiehm) spetta al “primo” regista di Homeland, Michael Cuesta, anche produttore esecutivo.

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