Il nono episodio di House of Cards gravita interamente intorno alle vicende di Claire e allo scandalo che la vede coinvolta sui principali quotidiani americani. Nel clima di impazienza e di rimbalzi mediatici vengono affrontate in tono minore le questioni politiche, concedendo più spazio ad altri personaggi, primo su tutti Freddy.
Chapter 22 riporta nello show il tema dello scandalo, che si era visto solo una volta – nel corso di un dibattito in cui Frank (Kevin Spacey) non riusciva a parlare – durante la prima stagione. Questa volta a fronteggiare una situazione scomoda c’è Claire (Robin Wright) e la sua relazione avuta con il fotografo Adam (Ben Daniels) prima e durante il suo matrimonio con il vicepresidente. Questa emerge a causa di foto compromettenti che hanno fatto il giro del web e che si dimostrano essere una serie di colpi basi assestati da Tusk (Gerald McRaney) e architettati strategicamente da Remy (Mahershala Ali) che non riuscendo a fermare del tutto Frank ricorrono ai mezzi “del gossip” per screditare l’uomo politico. Dopo una breve consultazione tra i coniugi Underwood, Doug (Michael Kelly) e Seth (Derek Cecil), emerge una strategia che Claire è disposta ad intraprendere in piena autonomia e in cui spicca soprattutto il rapporto tra moglie e marito, richiamando lo stesso tono che si era già visto in precedenza con il Capitolo 17.
Ma la voglia di distruzione del miliardario ricade anche sul fidato “chef”, Freddy (Reg E. Cathey) di cui si mostrano diversi retroscena, tra un figlio drogato ed un passato oscuro, che il pubblico e il vicepresidente non erano a conoscenza creando così ulteriori problemi che spingono Frank a decisioni drastiche.
Se la puntata prosegue in maniera piuttosto lineare, andando ad incidere più sul ritmo che sui risvolti narrativi piuttosto prevedibili, la variabile è rappresentata, come già accennato nelle precedenti puntate, da una giornalista del Wall Street Telegraph, Ayla Sayyad (Mozhan Marnò) che ha dimostrato di saper cercare e trovare nelle pieghe della Casa Bianca numerosi collegamenti tra Tusk e il Presidente Walker (Michel Gill).
L’episodio diretto da Jodie Foster, si ferma sui protagonisti e sulle loro relazioni, tralasciando ogni filo politico, per analizzare il rapporto dei due coniugi – che emerge magnificamente nelle scene che condividono nonché dall’interpretazione dei due attori riuscendo a incanalare tutta la psicologia dei loro personaggi – e sulle figure collaterali, che contribuiscono alle atmosfere da thriller della serie. Seppur il montaggio alternato delle vicende mostri uno scenario inedito – lo scandalo di solito viene trattato da Frank in maniera diversa – dando vita a un buon episodio, la puntata trova il suo riscatto nelle imprevedibilità e nell’ingresso e l’uscita di nuovi personaggi.