il miracolo
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In esclusiva per Sky Atlantic HD, e disponibile su Sky On Demand e Sky Q, arriva l’8 maggio una serie tv interamente italiana, scritta e diretta da Niccolò Ammaniti: Il Miracolo.

 
 

Serie originale Sky prodotta da Mario Gianani e Lorenzo Mieli per Wildside, Il Miracolo è una storia sviluppata in 8 puntate che prova ad immaginare cosa accadrebbe se la statuetta di plastica di una Madonnina cominciasse a secernere lacrime di sangue ininterrottamente. 

Attorno all’icona sacra gravitano le vite di un ipotetico premier in tensione per la precaria politica italiana, di un prete scosso da dubbi fideistici, di una biologa tormentata e di molti altri personaggi.

In occasione della visione esclusiva dei primi due capitoli della serie, abbiamo incontrato il cast de Il Miracolo, a partire dai produttori che si son detti subito molto interessati a questo script originale, opera di Niccolò Ammaniti in collaborazione con Francesca Manieri, Francesca Marciano e Stefano Bises.

«Abbiamo trovato fin da subito l’idea di Ammaniti incredibilmente originale» affermano Mario Gianani e Lorenzo Mieli « era intrigante perché non la si poteva incanalare entro un genere preciso».

D’altro canto la sceneggiatura è un lavoro completamente unico e distaccato dal lavoro di scrittore al quale Ammaniti solitamente è abituato, e non deriva da alcuno dei suoi libri.

«È stato un lavoro di sceneggiatura che è durato un anno e mezzo, perché non avevo/ non avevamo alcuna intenzione di “accontentarci”» spiega lo scrittore « Solitamente non mi occupo della trasposizione filmica dei miei romanzi (5 su 7 dei quali sono stati portati su grande schermo ndR). Stavolta ho voluto fare qualcosa di diverso, portando questo progetto con me dall’idea scritta sino alla rappresentazione visiva. Il fatto è che poche volte ho avuto l’impressione che il cinema potesse rendere meglio una storia della carta stampata. Il Miracolo rientra tra le eccezioni»

Ammaniti è affiancato alla regia da Francesco Munzi e Lucio Pellegrini: «Ho sentito subito sia da parte di Francesco che di Lucio un’adesione totale al progetto » afferma il neoregista «Abbiamo dovuto trovare una “grammatica” comune per far sì che i nostri linguaggi cinematografici non differissero troppo gli uni dagli altri. Per cui pur essendoci divisi ruoli, scene e personaggi, alla fine parliamo una lingua comune, e sfido chiunque a capire quale segmento era di un regista piuttosto che di un altro».

Il MiracoloL’attore Guido Caprino interpreta il Presidente del Consiglio Fabrizio Pietromarchi, uno dei protagonisti della serie: «Sono stato raggiunto dalla sceneggiatura di Il Miracolo mentre ero a Siracusa, impegnato ad interpretare Eteocle ne La Fenice di Euripide» racconta Caprino «e non ho potuto fare ameno di notare un forte parallelismo tra il re tebano e il Premier di Ammaniti, entrambi così concentrati sul proprio ego e sulla propria potenza».

Elena Lietti veste i panni “stretti” della moglie del Presidente, un ruolo che sente molto forzato: «Sole è una first lady che si sente del tutto fuori luogo» commenta l’attrice «Non è una première dame ma nemmeno l’angelo del focolare che attende il rientro del marito a casa. Piuttosto è irrequieta, sembra quasi un animale in gabbia, e questo suo disagio accrescerà mano a mano che la storia incalza».

Uno dei ruoli più particolari e senz’altro maggiormente encomiabili de Il Miracolo è rivestito dall’attore Tommaso Ragno. Per evitare spoiler non spieghiamo esattamente chi sia o cosa faccia il suo personaggio, ma stando anche a quanto detto dall’attore: «Questo è stato un ruolo inquietante da interpretare. Ho fatto uno studi approfondito sul mio personaggio, ma la difficoltà principale era quella di mostrarne le fasi che attraversa in maniera così viscerale che si rischiava di scadere nel ridicolo. Ma il materiale di Niccolò e degli altri sceneggiatori è stato talmente buono da consentirmi di poter esprimere al meglio l’ambigutà intrinseca in un uomo combattuto tra la ragione e il mistero»

Come spiegherà più volte Ammaniti nel corso della conferenza, non è tanto la sua personale fede ad essere portata su schermo (anche perché lo scrittore si dichiara ateo, seppur estremamente rispettoso del credo religioso), quanto piuttosto il modo di reagire di diversi esseri umani dinnanzi a qualcosa di inspiegabile. «Ho posto un fulcro principale, la statua della Madonna, che doveva spalancare la porta ad un’infinità di domande. Un’iconografia forte che produce domande (e crisi) forti: perché piange? È colpa nostra? Da dove viene? Chi l’ha costruta?»

Per trovare risposta a tutti questi quesiti (e molti altri), vi invitiamo alla visione di Il Miracolo, nuova serie Sky dall’8 maggio sulla piattaforma a partire dalle 21:15.

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