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Boyle (Hill Harper) chiede aiuto a Brian (Jake McDorman) per dimostrare l’innocenza di un suo ex compagno militare, accusato dell’omicidio della moglie. Altrove, il padre di Brian è fermamente convinto che il figlio debba smettere di lavorare per l’FBI.

 
 

Seppur trovando il caso di questa settimana molto interessante e combinato da veridicità/gag e buffi giochi di parole fra Rebecca e Brian (“Arm-ageddon”, il titolo della puntata, ce ne offre giusto un assaggio), anche in questa occasione Limitless ha deciso di concentrarsi sulle freddure orchestrate Brian piuttosto che sullo sviluppo della sottotrama. Una nota sicuramente di merito va alla decisione di approfondire il rapporto fra Brian e il padre (Ron Rifkin) che, assumendosi un ruolo fin troppo protettivo, ci fornisce la chiave per inoltrarci meglio nella natura del loro legame. Ancora inesistente la figura del Senatore Morra, sia come personaggio che come presenza, che per adesso sembra non rappresentare più il fulcro dei problemi del nostro protagonista.

Il caso della settimana, questa volta, decide di concentrarsi sulla figura di una vecchia conoscenza di Boyle, Aaron Shaw (McCaleb Burnett), un modo senza dubbio interessante per dare voce anche al personaggio dell’agente Spellman che ancora la serie non ha avuto modo di farci conoscere così da vicino.

Meno ambizioso della scorsa settimana, ma estremamente divertente e creativo, l’espediente usato per dare corpo all’enigma di questa puntata. Per il momento restiamo sempre in attesa di risvolti più interessanti che vadano ad abbracciare altre vicissitudini per evitare di continuare a scontrarci con un serial che, seppur in maniera originale e discostandosi dai soliti, data l’assurdità delle situazione che si presentano puntualmente alla porta dell’FBI, si ostina a riproporre uno sviluppo tipicamente da police-procedural.

Di Limitless 1×10 “Arm-ageddon” si riescono sicuramente ad apprezzare, come di consuetudine ormai, i vari tentativi di Brian di rompere la quarta parete, l’originalità del caso illustrato e le psicologie dei personaggi dell’universo di Limitless che lentamente vanno ad abbozzarsi. Tutti accorgimenti che possono bastare per temporeggiare ma non per soddisfare appieno le aspettative che il serial aveva creato nello spettatore.

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