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Orange is the new black è una delle serie più amate di Netflix, dove da oggi è disponibile l’attesa quarta stagione. Il tv show che si svolge all’interno di un carcere federale femminile nello Stato di New York ha un cast eterogeneo e incredibilmente affiatato fra cui spiccano Kate Mulgrew e Lea Delaria che rispettivamente interpretano Galina “Red” Reznikova e Carrie “Big Boo” Black, due dei personaggi più camaleontici e carismatici. Noi le abbiamo incontrate a Parigi per parlare della serie e del perché sia un successo di critica e di pubblico.

 
 

I vostri due personaggi sono quelli forse più forti caratterialmente e più definitivi nelle loro prese di posizione. C’è qualche evento che avete trovato nella sceneggiature che non avreste voluto che accadesse?

Lea Delaria: Io non avrei mai voluto dover andare contro Red, ero veramente arrabbiata di doverlo fare. Poi però ho capito perché gli sceneggiatori hanno deciso che dovesse essere così. Se andiamo ad analizzare la loro relazione Red è sempre stata dura con Boo e l’ha sempre considerata un’orfanella quindi è normale che Boo reagisse, ma quando l’ho letto non ci credevo e mi sono detta: Oh mio Dio! Oh mio Dio! Come è possibile. Poi essendo anche ottime amiche fuori dal set la cosa era ancora più difficile.
 
Kate Mulgrew: Così potevo trattarla male senza problemi (ride!). Io invece non penso di essere mai stata sorpresa da qualcosa che ho letto nello script. Una cosa che odio però è non lavorare, quindi quando non ho delle scene da interpretare. Mi manca molto il set perché ridiamo sempre molto insieme.

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Entrambe, Boo e Red, passano da essere delle “cattive ragazze” a essere più buone a aperte di cuore. Qual è la parte di loro che vi piace di più?

Orange is the new black Kate MulgrewKate Mulgrew: Noi siamo cattive e buone allo stesso tempo mantenendo sempre la nostra integrità. E devo fare un applauso agli sceneggiatori proprio perché i nostri personaggi hanno tre dimensioni poiché hanno bontà e cattiveria e non necessariamente perché sono in prigione devono essere delle persone cattive. Alcune sono lì dentro senza avere compiuto crimini assurdi altre invece sì. E c’è anche chi deve essere forte a tal punto da non crollare quando deve affidare ad altri il proprio figlio nato in prigione.

Orange is the new black rappresenta una realtà complessa e molto dura. Vi capita mai di pensare alle donne che realmente vivono in quella situazione?

Kate Mulgrew: Sì, moltissime volte. E questo ruolo mi ha spinto a ripetermi più volte: non andare mai in prigione! Mai!

Lea Delaria: Credo che sia un’esperienza che uccide lo spirito e distrugge l’anima. Allo stesso tempo ti fa comprendere come ci possa essere un senso profondo di compassione per queste persone.

Kate Mulgrew: Tutti facciamo degli errori, molte volte per nostra volontà, ma altre assolutamente perché ci troviamo in quelle situazioni. Ogni giorno quando andiamo sul set e indossiamo quelle uniformi realizziamo come quella sia la morte dell’individuo.

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Credete che in qualche modo questa serie insegni qualcosa agli spettatori?

Kate Mulgrew: Sì assolutamente.Moltissimo. Perché la serie comunque crea immedesimazione.

Orange is the new black Lea DelariaIl finale della terza stagione di Orange is The New Black, quando le detenute per un istante respirano la libertà è forse uno dei momenti televisivi più emozionanti degli ultimi tempi. Cosa ne pensate?

Lea Delaria: Molti spettatori hanno visto il finale della terza stagione come un momento di gioia, e questo è il colpo di genio di Jenji Kohan, la creatrice della serie. Dopo la luce vedrete quella che considero la stagione più dark della serie. C’è poco da rilassarsi ve lo assicuro! (ride)

 

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