Outcast 1x03
- Pubblicità -

Outcast 1×03 rappresenta forse la prima vera accelerata narrativa della serie creata da Robert Kirkman; la puntata riprende gli avvenimenti di quasi tutti i personaggi della serie, attraverso tre storyline ben distinte. Outcast 1×03 prende il via con un nuovo particolare (forse più del solito) “caso” per il protoganosta ed il Reverendo Anderson, per poi permettere agli spettatori di addentrarsi nelle interessanti vicende di Megan (Wrenn Schmidt), che iniziano a far luce sul misterioso personaggio intravisto nel finale dell’ultimo episodio. Il terzo, e meno rilevante, filo conduttore dell’episodio è incentrato su Mark (David Denman) ed il prosieguo delle sue indagini su uno strano caso, che di certo potrà presentare importanti sviluppi nel corso delle puntate.

 
 

Outcast 1x03Outcast 1×03 continua a far luce in maniera più chiara sul “dono” di Kyle, approfondendo il suo aspetto psicologico. Se inizialmente il protagonista appariva diffidente verso questo sua nuova “missione”, questa volta viene mostrato quasi consapevole delle sue capacità, tanto da far interrogare gli spettatori sul perchè egli si presti a certe azioni; lo fa per il bene comune… o per scopi puramente personali?

Howard Deutch, ancora alla regia dopo il secondo episodio, dirige forse la migliore tra queste tre puntate. Outcast 1×03 si allontana dalle momentaneamente dalle atmosfere, dalle questioni e personaggi secondari della cittadina di Rome e, come già detto, ci regala tre piani di narrazione ben delineati e saggiamente diretti, dando ad essi quasi paritaria importanza (sebbene non ce l’abbiano) in mondo da azzerare totalmente anche i più brevi momenti di possibile noia.

I numerosi spunti narrativi di questo episodio, dalle vicende di Megan, compresa l’inaspettata closing scene, attendono adesso più che mai, di essere approfonditi.

- Pubblicità -