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Si intitola Pennyworth la prossima avventura della tv made in USA che sarà distribuita in Italia su Starz Play a partire dal 25 ottobre 2019. E il titolo dovrebbe già dare qualche indicazione a chi ha familiarità con i personaggi della DC Comics, perché il riferimento è proprio ad Alfred Pennyworth, il maggiordomo e amico di Bruce Wayne / Batman.

 
 

Questa volta però la storia si concentrerà sul fedele custode di Casa Wayne negli anni della sua giovinezza, quando lavorava in un’agenzia per la sicurezza, fianco a fianco con un non ancora sposato Thomas Wayne. Abbiamo incontrato Ben Aldridge (Fleabag) che interpreta proprio il futuro papà di Batman, e ci ha raccontato di questa sua versione inedita del personaggio, che tante volte abbiamo visto (morire) su grande e piccolo schermo.

Interpreti un personaggio molto conosciuto, ma in una versione che non avevamo mai visto, giusto?

B.A.: “Sì, e questo vale sia per lui che per Alfred! Nei film e nei fumetti lo conoscevamo soltanto come padre morto, mentre in questo caso lo seguiamo nella sua giovinezza e gli diamo una backstory che non ha mai avuto. Non sappiamo nulla dai fumetti, di questo personaggio, e adesso scopriamo qualcosa.”

Cosa ti intrigava dell’interpretare Thomas Wayne?

B.A.: “Sicuramente la partecipazione di Bruno Heller e Danny Cannon, creatore e showrunner della serie, che hanno realizzato uno script molto denso e interessante. Hanno integrato nella storia la cultura, la musica e la moda degli anni ’50, insieme ad elementi imprevedibili. Credo che la cosa che mi abbia attirato di più sia stata il fatto che tutto può succedere e che in alcuni momenti sembra di vivere il futuro, nonostante sia tutto ambientato nel passato, rispetto a noi.”

Guarda il trailer di Pennyworth

L’aspetto dello show è molto glamour, ma qual è stato il tuo principale riferimento per il personaggio?

B.A.: “In sede di audizione mi hanno spiegato che volevano, per il personaggio, un mood alla Cary Grant, così ho recuperato un po’ dei suoi film, soprattutto Intrigo Internazionale di Hitchcock. Diciamo che quello è stato il mio principale punto di riferimento per il personaggio.”

La serie racconta un maniera molto realistica dei personaggi tratti dai fumetti e sembra inserirsi nella scia del realismo che potrebbe essere stata aperta dal Joker di Todd Phillips. Quello del realismo è un’evoluzione oppure solo un modo differente di raccontare questi personaggi?

B.A.: “Credo sia un’evoluzione. Penso sia un trend quello di avvicinarsi di più alle persone reali, agli essere umani. Questi sono uomini normali, non come degli eroi Marvel o qualche eroe DC, non hanno poteri mutanti, quindi le circostanze in cui diventano eroi sono diverse. Batman stesso diventa un vigilante per il trauma di aver assistito alla morte dei genitori. E sembra che il film con Joaquin Phoenix vada ad indagare in che modo il Joker diventa questo supervillain, ma tutto è in qualche modo riconducibile alla percezione di emozioni umane, rispetto a quelle che provano invece personaggi con i superpoteri.”

Come convinceresti una persona completamente disinteressata a vedere la serie?

B.A.: “Gli direi che se non è fan dei fumetti DC, se non li conosce e non ne sa nulla, potrebbe comunque guardare Pennyworth con grande gusto. È una serie che combina diversi generi, c’è la spy story, ma c’è anche action, un po’ di commedia e persino una parte romantica. Ma più di ogni cosa, credo che offra la possibilità di conoscere un mondo e dei personaggi che sono psicologicamente ben costruiti, e che racconta una storia imprevedibile. È una bella opera televisiva.”

Hai lavorato sia in tv che al teatro e al cinema, ma qual è la tua confort zone?

B.A.: “Ho lavorato molto di più in tv e mi piace perché ti dà la possibilità di restare per tanto tempo con un personaggio e di entrarci in sintonia. Ma sono attratto sia dal fare più cinema che più teatro, e mi piacerebbe partecipare a un musical. Quello in cui davvero vorrei cimentarmi, però, è la regia.”

E chissà che, nel corso di Pennyworth, Aldridge trovi anche il tempo di dirigerne un episodio o due!

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