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Tutti pensano che quando si va in ospedale la vita finisca, ma è proprio il contrario: inizia”. Con queste parole della voce narrante, quella di un dodicenne in coma, si presenta al pubblico la nuova serie tv Red Band Society: remake statunitense della catalana Polseres Vermelles che, ideata da Albert Espinosa a partire da un suo libro autobiografico, ha ottenuto grande seguito in Spagna e vanta già altri adattamenti, tra cui quello italiano (Braccialetti Rossi), successo della scorsa stagione Rai.

Red band society castL’adattamento americano andrà in onda su Fox dal 17 settembre in 22 episodi. La serie è incentrata sulle amicizie che nascono tra un gruppo di giovani affetti da gravi malattie nell’Ocean Park Hospital di Los Angeles. È proprio questo che sono i protagonisti, come sottolinea il trailer: amici improbabili, persone che altrimenti non si sarebbero mai conosciute, ma che, ricoverate nello stesso reparto, si legano l’un l’altro per la vita – come simbolo esteriore del legame i ragazzi scelgono proprio i braccialetti rossi che li contraddistinguono come degenti. Il lavoro si muove tra commedia e dramma, tutto all’interno di questo apparente paradosso: il luogo della malattia, talvolta della morte, è anche quello più intensamente vitale, in cui si sperimenta il dolore, ma dove trovano posto amicizie, amori, speranze, e anche risate.

Red Band Society - New Promotional PosterDel gruppo fanno parte: il suo leader Leo (Charlie Rowe, già nella miniserie Neverland e in I love Radio Rock) e Jordi (Nolan Sotillo), venuto in California per curarsi, entrambi malati di cancro. Poi ci sono Dash (Brian Bradley), affetto da fibrosi cistica e dal temperamento ribelle, Emma (Ciara Bravo, Big Time Rush), con problemi di anoressia e Kara (Zoe Levin), malata di cuore, oltre al già citato Charlie (Griffin Gluck, Private Practice), voce narrante. Tra gli adulti, spiccano i nomi del premio Oscar Octavia Spencer, nel ruolo della direttrice del reparto, l’infermiera Jackson, e di Dave Annable (Brothers & Sisters), che interpreta il dottor Jack McAndrew.

Pensato dalla ABC già nel 2011, il progetto è stato poi accantonato, per essere ripreso nel 2013, quando Steven Spielberg ha deciso di produrlo con la sua Amblin Television, assieme agli ABC Studios. Il tutto è stato affidato nelle mani di Margaret Nagle – nota per aver lavorato alla scrittura di Boardwalk Empire per la HBO. All’ideatrice sono stati messi a disposizione alcuni giovani talenti e due nomi noti per puntare al successo anche in Usa. Non resta che aspettare per verificare se la serie americana riuscirà davvero ad essere “provocatoria, non convenzionale” e addirittura “unica”, come si propone, e magari a travalicare i confini del proprio target di riferimento, quello dei teenager, appassionando anche un pubblico più ampio.

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