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RomePrima de Il Trono di Spade alla HBO c’era Rome, la serie tv che vedeva al centro della narrazione spada, sesso, violenza e politica, oltre ovviamente ad essere la serie che lanciò attori del calibro di Kevin McKidd (Grey’s Anatomy), Ray Stevenson (Thor) e James Purefoy (The Following). Ma l’unica differenza rispetto ad allora è che l’HBO dopo solo poche stagioni ritenne troppo dispendioso mantenere una produzione così colossale a migliaia di chilometri di distanza, in Italia, decisione del resto che poi si rivelò essere del tutto sbagliata, come riconobbero i responsabili del Network. Tuttavia, permise al creatore dello show, Bruno Heller, di regalarci un altro notevole prodotto, The Mentalist. Ebbene, oggi è lo stesso scrittore che ha ripreso alcune considerazioni in merito proprio a Rome con la rivista Entertainment Weekly, dove si parla di una rinascita e dove lo scrittore si prende il merito di aver spianato la strada alle storie in televisione come Game of Thrones:

 
 

Non hanno preso il nostro posto”, ha detto. “Hanno imparato molto su come far funzionare le cose. Roma è stato il primo show di HBO girato all’estero con un grande budget. Gli errori che abbiamo commesso sono quelli da cui Il Trono di Spade ha imparato. Molti dei registi e produttori sono gli stessi. Il Trono di Spade è una serie brillante, realizzata altrettanto brillantemente. Una delle ragioni per cui andrà avanti è che esistono dei libri che le garantiscono una struttura. Una delle sfide di HBO con Roma è che aveva una struttura grande e ambiziosa ma dovevamo inventarcela, non avevamo quei libri meravigliosi”.

Sulla possibilità di riprendere la serie, conclusasi bruscamente, il creatore risponde “Mai dire mai. Stranamente, i set sono ancora lì. Belli e pronti per essere riutilizzati. Ma, realisticamente, questo è un business in cui difficilmente si torna indietro. È difficile riuscire a rifare tutto solo perché è giusto. Inoltre, deve esserci un motivo economico molto valido”.

Heller ipotizza un’idea di quali potrebbero essere le circostanze di un eventuale riavvio. “Bisogna solo vedere quante sono le persone che pensano sia una buona idea. Potrei chiamare Kevin e Ray, i quali sarebbero felici di tornare su HBO. Normalmente non mi piace guardare indietro, ma Roma è stato il grande amore della mia vita”.

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