Supergirl 2x09
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A distanza di due mesi dal crossover Heroes v Aliens, la cugina di Superman torna a farci compagnia con l’episodio di Supergirl 2×09, intitolato Supergirl Lives. La trama sembra tradire abbastanza le aspettative, poiché lo scorrere di eventi dopo il crossover sopracitato sembrano del tutto archiviati, e non solo: la prevedibilità la fa da padrone, il copione pare già scritto, per tutta la durata dello show.

 
 

Supergirl 2×09 – le conseguenze degli episodi crossover

Che Supergirl (Melissa Benoist) potesse deprimersi per via della poca azione dopo l’invasione aliena, possiamo anche capirlo. Che però potesse addirittura covare un’invidia segreta e taciuta (o forse solo fastidio) nei confronti di Guardian (Mehcad Brooks), questo lascia interdetti. Le vicende del nuovo giustiziere fanno solo da contorno alla storia più importante che coinvolge Winn (Jeremy Jordan), braccio destro del Guardiano: il suo personaggio è coerente con la narrazione a priori e ne giustifica il background. Paura, insicurezza e indecisione derivati da com’è stato cresciuto. Sono queste le parole chiave che rendono giusto il personaggio di Winn, e anche la sua evoluzione futura. Per quel che riguarda invece la ormai scontatissima storia d’amore tra Alex (Chyler Leigh) e Maggie (Floriana Lima), non c’è molto da dire. La Denvers è la classica giovane donna confusa dalle conseguenze dell’amare ed essere felici. Un copione scritto troppe volte. Mon-El (Chris Wood) finalmente riesce a essere il se stesso che tutti abbiamo sempre sperato, accompagnando finalmente la giovane Kara in un percorso di gloria tutto da scoprire.

Supergirl 2×09 – una seconda parte fiacca

Qualcuno se l’aspettava, e in verità sembrava troppo strano che questa seconda stagione di Supergirl stesse navigando nell’oro della perfezione. Giunti ormai alla nona puntata, lo show appare decisamente fiacco e a tratti noioso, prevedibile, cosa che non era mai successa fino a oggi. È mancato quel continuo cambio di fronte e la sprezzante voglia da parte dello showrunner di inserire nuovi elementi per capovolgere la trama, quando il pubblico non se l’aspetta. Fin troppo chiara, probabilmente, la necessità di mettere una toppa laddove le idee non sono congrue. Quando la narrazione non riesce proprio a impressionare. Inoltre, manca da tantissimo quel personaggio chiave che ci ha accompagnato per tutta la prima stagione e poco più: dov’è il collante tra Supergirl e la realtà? Che fine ha fatto Cat Grant (Calista Flockhart)? Riusciremo a rivederla o la sua è un’uscita di scena definitiva? Forse questo è il marchingegno chiave, la risposta, che ancora regala a Supergirl la possibilità di continuare a essere seguita, senza dimenticarci tutti i meriti di inizio stagione.

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