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Vinyl1Finalmente è disponibile il pilot di Vinyl, la serie prodotta da Martin Scorsese, Mick Jagger e Terence Winter per HBO che racconta la storia di Richie Finestra, produttore musicale e presidente dell’etichetta American Century Records negli anni 70 e di come esso detti le basi per lo sviluppo del rock e del punk.

 
 

Scorsese e Jagger insieme, la forza degli anni ‘70 con l’immoralità del mantra “sex, drugs, rock’n’roll” e la fiducia per Sky Atlantic, che in questi anni ci ha permesso la visioni di alcune tra le migliori serie tv americane, non potevano che creare un’aspettativa altissima per questo primo episodio.

La puntata si apre con una scena che ci trascina immediatamente nella New York del 1973, droga, club, musica rock ed uno stile di vita del tutto oltre le regole.vinyl 3

Richie Finestra (Bobby Cannavale), che sembra essere la personificazione di tutte le trasgressioni dell’epoca, è nel pieno delle trattative per la vendita della sua compagnia, la American Century, a una società tedesca. È qui che ci vengono presentati alcuni dei personaggi più vicini al protagonista, Zak Yankovich (Ray Romano) e Skip Fontaine (J.C. Mackenzie), che insieme all’avvocato Scott Levitt (P.J Byrne) si occupano di regolare l’andamento dell’etichetta. L’interesse della compagnia è di avere sotto contratto anche i Led Zeppelin, ma con i quali non si riuscirà a concludere l’accordo. A peggiorare una situazione è il direttore di diverse radio Buck Rogers (Andrew Dice Clay) che cerca di boicottare l’American Century. Solo l’assistente di Richie, Jamie Vine (Juno Temple), ha una nuova band da proporre, i Nasty Bits che potranno essere l’ancora di salvezza dell’etichetta.

Alla fine l’accordo con la compagnia tedesca va a buon fine ma il protagonista deve comunque affrontare i problemi con la moglie Devon (Olivia Wilde).

La trama è infittita da flashback che raccontano come Richie sia arrivato ad essere presidente della American Century introducendo anche un altro personaggio, il cantante blues Lester Grimes (Ato Essandoh).

Le aspettative create per Vinyl 1×01 erano alte ma bisogna ammettere che sono state soddisfatte. Dalle ambientazioni, ai costumi, ai club che i personaggi frequentano si riescono a respirare gli anni ‘70 e si descrive l’ambiente “sporco” dietro la musica, soprattutto in quell’epoca, esattamente come ognuno di noi lo immagina, senza sconti ed anzi forse in modo anche più crudo.vinyl 2

I personaggi sono un altro “pezzo forte”, oltre a Bobby Cannavale che interpreta perfettamente le contraddizioni di Richie, sono proprio i suoi amici dalle battute pungenti che aggiungono qualche risata ad una visione che sarebbe già pienamente coinvolgente.

La musica non è il contorno di una trama già interessante ma ne è parte integrante, si tratta di una vera e propria serie tv rock, in cui la colonna sonora non accompagna ma guida lo svolgere di tutte le azioni.

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