Sono passati tre anni dalla terribile esplosione nel quartier generale di Wayward Pines e dalla morte di Ethan Burke (Matt Dillon) e del filantropo David Pilcher (Toby Jones) eppure nulla sembra essere cambiato in quell’idilliaca cittadina dell’Idaho, anzi, la situazione è di gran lunga peggiorata.
Con la Prima Generazione al comando, Wayward Pines sta vivendo in un vero e proprio regime dittatoriale; i cittadini ora sanno la verità sugli Abbies e sulla distruzione della terra ma sono costretti a sottostare alle assurde regole imposte dal governo per cercare di sopravvivere. Ma nonostante tutto c’è ancora qualcuno che ha il fegato di alzare la testa e far sentire la propria voce. Spinto dall’eroico atto di coraggio del padre, Ben Burke (Charlie Tahan) ha formato un gruppo di rivoluzionari che continua nell’ombra a contrastare il regime;con la video sorveglianza ormai distrutta, sono infatti più o meno liberi di girare indisturbati per la città che, nonostante la sua tranquilla facciata, sembra essere in uno stato di guerriglia urbana.
Nel frattempo per far fronte alla mancanza di medici in città, è stato ‘scongelato’ prima del tempo il dottor Theo Yedlin (Jason Patric) che, più o meno come Ethan prima di lui, si ritroverà catapultato nella folle quotidianeità di Wayward Pines. Senza ricevere nessun tipo di spiegazione plausibile, il Theo sarà chiamato ad occuparsi di una paziente speciale, colpita da un colpo di fucile e in pericolo di vita. La donna in questione è la ribelle Kate (Carla Gugino), catturata dal governo e tenuta in ostaggio affinché riveli il nascondiglio dei suoi compagni. Intanto le ‘adunanze’ con relative esecuzioni continuano e Jason Higging (Tom Stevens) è sempre più determinato a continuare il suo regno del terrore.
Un inizio di stagione davvero destabilizzante che con la 2×01 dal titolo Enemy Lines ci catapulta in una Wayward Pines completamente diversa da quella che ci aspettavamo di vedere. Il finale della scorsa stagione aveva lasciato molte situazioni in sospeso ma almeno una cosa pareva essere chiara: Ben sarebbe stato il nuovo salvatore della città. Non per niente il recap è affidato proprio al piccolo di casa Burke:
“Il mio nome è Ben Burke. Mio padre era un agente dei servizi segreti a Seattle. Scomparve in una piccola cittadina dell’Idaho chiamata Wayward Pines. Io e mia madre lo seguimmo fin lì e quando ci risvegliammo erano passati duemila anni. Adesso ci troviamo nel 4032.
Wayward Pines, la recensione del primo episodio della seconda stagione
La distruzione dell’ambiente da parte dell’uomo ha creato delle aberrazione nell’evoluzione, conosciute come Abbies, creature che dominano la terra. Un uomo riuscì a prevedere la catastofe. Creò un arca per la razza umana selezionando un gruppo di eletti perché dormissero duemila anni e bloccassero l’estinzione dell’umanità. Alcuni era lì per scelta ma molti, come noi, furono catturati contro la loro volontà. Mio padre è morto per difendere la sua famiglia e le persone di questa città dai mostri là fuori e dalle minacce che invece vivono tra queste mura.
Tre anni dopo la morte di mio padre la città è governata dalla Prima Generazione. Coloro che sono nati a Wayward Pines. Sono saliti al potere e continuano a governare con il pugno di ferro. Non è questo il mondo in cui avrei voluto vivere. Ho giurato quindi di fare qualcosa, non solo per me e per le persone di Wayward Pines, ma per l’intera razza umana, per coloro che si sono risvegliati e per gli eroi che dormono ancora, sognando un futuro per l’umanità mentre lottiamo per sopravvivere.”
Eppure nonostante la radicale trasformazione del personaggio di Ben, Charlie Tahan sembra essere stato relegato comunque al ruolo di guest star. La scelta infatti di ampliare il cast inserendo delle new entry sembra non avere molto senso. Mentre, con Pilcher fuori gioco, l’introduzione dei membri della Prima Generazione e soprattutto di Jason sembra necessaria, data la mancanza di un potente villain, la presenza del dottor Yedlin e signora invece sembra un po’ forzata e fine a se stessa. Nonostante il meraviglioso flashback con Terrence Howard nei panni dello sceriffo Pope, che ci racconta del ‘reclutamento’ di Theo, i primi passi mossi dal dottore in città sembrano passare quasi inosservati. Sarà che siamo abituati a Ethan Burke e ai suoi modi da ‘pistolero del west’ ma Yedlin sembra un personaggio fin troppo mite per la follia di Wayward Pines. Meravigliose come sempre invece sono Carla Gugino e Hope Davis protagoniste di una delle scene più belle ed inquietanti dell’episodio.
Nonostante quindi l’incolmabile assenza di Matt Dillon e i forse troppi nuovi elementi narrativi, questa seconda stagione sembra avere le carte in regola per entrare nuovamente nel cuore degli spettatori.
La prossima puntata di Wayward Pines, la 2×02 dal titolo Blood Harvest, andrà in onda stanotte negli States sempre sul canale della Fox.