Il settimo figlio, spiegazione del finale del fantasy con Julianne Moore

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Il settimo figlio è un film che unisce avventura fantasy, azione ed elementi simbolici legati a temi universali come il coraggio, l’amore e la responsabilità. Al centro della vicenda vi è il giovane Thomas Ward, settimo figlio di un settimo figlio, destinato a un compito speciale: diventare apprendista del cacciatore di streghe Gregory. La sua storia si intreccia con la lotta contro la potente strega Mother Malkin e con la scoperta delle proprie origini, portandolo a un percorso di crescita personale e di accettazione del proprio destino.

Dalla missione al conflitto finale di Il settimo figlio

La trama si apre con Gregory, esperto cacciatore di streghe, che dopo la perdita dell’ennesimo apprendista deve trovare un nuovo successore. La scelta ricade su Thomas, un giovane dotato di poteri particolari ereditati dalla madre, che gli dona un amuleto protettivo. Ben presto il ragazzo incontra Alice, una misteriosa ragazza di cui si innamora, senza sapere che è in realtà la nipote di Mother Malkin, tornata in libertà dopo anni di prigionia e decisa a radunare un esercito di creature malvagie. Gregory, Thomas e l’assistente Tusk si mettono in viaggio verso la fortezza della strega, affrontando nemici e rivelazioni: Gregory aveva amato Malkin in passato, Thomas scopre che sua madre era una strega e che Alice, pur divisa tra affetto e dovere, è incaricata di spiarli.

Nel climax della vicenda, Mother Malkin uccide la madre di Thomas e cattura Gregory, mentre Alice, pur innamorata, cede l’amuleto a sua zia sperando di proteggere il giovane. Risvegliato dallo spirito materno, Thomas ritrova la forza e l’amuleto, affrontando con nuova determinazione l’esercito di Malkin. La battaglia culmina con il tradimento interno: la strega elimina perfino la sorella che cercava di salvare Alice. Infine, Thomas riesce a sconfiggerla, ponendo fine alla sua minaccia e segnando il passaggio da ragazzo inesperto a vero cacciatore.

Il settimo figlio filmTrasformazioni e spiegazione del finale

Il finale non si limita alla vittoria sul male ma mette in luce le trasformazioni interiori dei protagonisti. Thomas, inizialmente riluttante a uccidere, assume il ruolo di spook dopo la morte della madre, accettando il peso delle sue responsabilità. La frase finale di Malkin, “ti perseguiterò”, simboleggia il fardello morale che il giovane dovrà portare: ogni vita tolta gli lascia un’ombra di rimorso. Anche la sua relazione con Alice subisce un cambiamento: pur desiderando una vita normale insieme, entrambi comprendono che le loro strade si separano, lasciando però la porta aperta a un futuro incontro.

Parallelamente, anche Gregory vive una metamorfosi. Inizialmente rigido e inflessibile, convinto che ogni strega debba essere eliminata senza esitazioni, alla fine ammette che “non ci sono regole”. È un gesto di fiducia verso Thomas, ma anche il segno che ha imparato a vedere oltre i dogmi che lo hanno guidato per tutta la vita. Nel congedarsi, Gregory gli lascia la propria casa, l’assistente Tusk e tutte le responsabilità del mestiere, affidandogli così il suo lascito. L’ultima scena, con il suono della campana che chiama a un nuovo intervento, apre a nuove avventure: Thomas è ormai il nuovo spook, pronto a fronteggiare altre minacce.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice e Direttore Responsabile di Cinefilos.it dal 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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