Antonio Banderas e Salma Hayek a Roma per Il Gatto con gli Stivali

Arriva il prossimo 16 dicembre su circa 400 schermi Il Gatto con gli Stivali, ultima creatura DreamWorks e spin-off del famosissimo Shrek. A presentare il film alla stampa romana oggi c’erano i doppiatori Antonio Banderas e Salma Hayek, accompagnati dal regista del film Chris Miller.

 

Super star dell’incontro è stato senza dubbio il bell’Antonio che nonostante le occhiaie e la stanchezza ha soddisfatto tutti con risposte serie, intelligenti ma anche spiritose e battute di Gatto, con la sua profonda voce ispanica. L’attore ha dichiarato: “La prima volta che ho incontrato Gatto (in Shrek 2 n.d.r.) mi è piaciuto subito. L’abbiamo conosciuto subito come assassino, assoldato per uccidere un Orco, ma poi si lascia catturare dal terzetto di Shrek Ciuchino e Fiona e trova la sua famiglia. Qui, conosciamo le sue origini, sappaimo che è un orfano, e che sente molto forte il bisgono di avere affetto ed una famiglia. Per questo per lui il legame con il suo amico uovo è importante, nonostante i tradimenti lui continua a perdonare e ad accettare l’amico che considera un fratello!”

– Quanto è simile al Gatto? A.B.: “Lo adoro, è coraggioso e poi in lui c’è qualcosa di ogni mio altro personaggio, soprattutto di Zorro. Ho creato per lui un timbro di voce più profondo del mio, perchè la sua simpatia e la sua comicità nascono proprio dal contrasto.”

Per entrambi gli attori il doppiaggio è stato un lavoro interessante, soprattutto per la bellissima Salma Hayek alla sua prima seduta di doppiaggio. “E’ il lavoro dei sogni – ha detto l’attrice – puoi andare l’ tutta disordinata, niente trucco o costumi, ma allo stesso tempo costruisci un personaggio e lo fai vivere con la tua voce. Chris Miller mi ha fatto un sacco di domande, abbiamo costruito insieme Kitty e sono molto felice del risultato. E’ stato unlavoro diverso ma molto collaborativo. Non ho mai letto la sceneggiatura perchè si trasformava di continuo e attraverso i discorsi e l’aggiunta di nuove cose abbiamo costruito tutto.”

– Nel film la sua gattina non ha artigli, quali sono i suoi artigli nella vita reale? S. H.: “Le donne riescono a dare il massimo con i mezzi che hanno, salvano sempre la famiglia anche quando il marito non riesce a portare a casa lo stipendio. Anche se si tagliano gli artigli alle donne loro sopravvivono. Lo hanno fatto per tanti secoli di sottomissione e lo faranno sempre!

Antonio poi, oltre a doppiare il Gatto nella versione originale, ha dato la voce al felino rosso anche in italiano e per le versioni dei paesi di lingua spagnola. “Ogni lingua ha le sue difficoltà, per lo spagnolo ho usato un accento regionale, per l’italiano un generi accento spagnolo, che poi sarebbe il mio naturale quando provo a parlare in italiano. E’ un lavoro complesso perchè ogni lingua richiede accenti e termini diversi, ma è stato stimolante”.

– Come protegge la sua vita e la sua famiglia dai media? S.H.: “Milimito ad offrire a mia figlia una famiglia solida, a passare tanto tempo con lei e con gli amici. Non posso proteggerla dai fotografi ma posso darle strumenti per affrontare con serenità la vita. E’ il mio lavoro“.

Infine Banderas ha sottolineato l’importanza di un personaggio positivo con visibili origini ispaniche nell’ambito del cinema hollywoodiano “Gatto è per i latini quello che Kung Fu Panda è stato per le comunità orientali, l’affermazione di una identità libera da cliché e da luoghi comuni. Per me è importante. Se ci sarà un sequel sarò felice di partecipare ma questo dipende prima dagli incassi,  e poi da una buona storia”.

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