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Antonio Avati, Emilio Solfrizzi, Belen Rodriguez e Eugenio Cappuccio, questi gli ospiti che hanno presentato questa mattina alla Casa del Cinema il film Se sei così ti dico sì, esordio cinematografico della bella argentina adottata dagli italiani e diretto da Cappuccio, con un protagonista d’eccezione: Solfrizzi superstar che canta e balla.

A produrre Antonio, insieme al fratello Pupi e alla Medusa film: “Ho sentito l’esigenza, dopo tanti anni di produrre un film che non fosse della famiglia; l’idea è venuta fuori guardando la tv e questi programmi nostalgici che circolano in questo periodo. L’idea iniziale era di farlo più graffiante ma poi si è addolcito strada facendo e siamo contenti di come è venuto.” Per la Rodriguez il film è stato un lavoro molto impegnativo, chiarendo che non le sarebbe piaciuto “interpretare un personaggio negativo. Il mondo del cinema è molto diverso dalla Tv ed è stato molto emozionante immedesimarsi in qualcun altro.”

Per Solfrizzi invece il suo Piero Cicala “è un personaggio che ogni attore dovrebbe incontrare una volta nella propria carriera. Ogni giorno avevo 3 ore di trucco e la tecnica innovativa, per il cinema italiano, ha reso tutto più interessante. Il mio personaggio è un uomo che è riuscito a reagire senza lasciarsi andare alla delusione, è un uomo che vince e gli sono molto grato. Per interpretarlo mi sono ispirato a molte persone che ho conosciuto nella vita. Il mondo dello spettacolo è un mondo che ama e che sa distruggere e a me è piaciuto raccontare questa crudeltà.” Eugenio Cappuccio, scritturato dalla produzione nella maniera americana, ha espresso molto interesse per la storia e anche per l’alchimia tra l’inedita coppia di protagonisti: la prima che ha parlato della recitazione come una terapia, il secondo più esperto che ha espresso invece il timido desiderio di passare dietro alla macchina da presa, ma “ogni volta che vedo il lavoro che fa un regista mi sento molto più comodo a rimanere attore”.

Il film distribuito da Medusa uscirà il 15 aprile in 350 sale.

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