“Ho imparato molto da Alan, Patrice e
Rebecca che hanno lavorato così tanto prima e più di me. Per me è
una grande possibilità per me questo film”. A parlare è
Richard Madden, giovane attore che abbiamo tutti
imparato a conoscere granzie alla serie tv Il Trono di
Spade, della HBO, in cui interpreta(va) Robb Stark.
Madden, di un pallore cereo e con
degli occhi di un blu incredibile, è arrivato a Venezia in
occasione dell’ultimo Festival del Cinema, per presentare Fuori
Concorso il film Une Promesse, di
Patrice Laconte, in cui recita accanto a
Alan Rickman e Rebecca Hall.
Sorriso smagliante abbigliamento scuro
e sportivo, Madden dimostra pur con grande umiltà, di essere a suo
agio nei panni di neo divo, disponibilissimo con i fan e sempre
gentile e pronto a soddisfare la curiosità dei giornalisti.
Parlando della collaborazione con il regista francese Laconte,
Richard Madden ha detto: “Patrice ha una cosa
unica e rara nel modo in cui dirige la telecamera. A volte lo senti
in mezzo alla scena con te, e c’è un livello di entusiasmo
infettivo sul suo set. Se la scena è andata bene molla la
telecamera e festeggia, saltellando per la stanza, è molto
divertente. C’è stata una grande fiducia tra noi, cosa rara credo
perchè si può lavorare con tante cineprese e tanti punti macchina,
mentre lui ha deciso di girare tutte le scene in cui c’eravamo io,
Rebecca e Alan. Se lui era contento del risultato la scena non
andava ripetuta e si proseguive.“
– Fino ad ora la tua carriera è stata caratterizzata dalla serie tv Il Trono di Spade, una storia in costume, e anche alcuni film ambientati nel passato. Ora sarai il Principe Azzurro di Cenerentola per Kenneth Branagh e anche in questo film indossi costumi dei primi anni ’20. Perchè scegli questi film in costume?
“Non è una cosa programmata quella di lavorare in film ambientati nel passato. Sono le sceneggiature che mi vengono proposte e che mi sono arrivate. In questo film mi affascinava il fatto che le persone dovessero controllarsi, dovessero tenersi le cose dentro, un comportamento così diverso da quello di oggi così comunicativo con Facebook e Twitter e tutto il resto.”
– Cosa ti affascinava in particolare di questa scelta?
“Oggi c’è un grande accesso ai sentimenti e alle persone, mentre c’è un modo molto diverso in questo film di affrontare i sentimenti e il lavoro che ho fatto è stato quello di imparare ad esprimere esperienze e sentimenti con gli occhi. Questa capacità è molto importante sempre, per un attore, e in tutte le epoche, e così ho avuto la possibilità di esplorare diverse sfumature dei comportamenti umani che fino ad ora non conoscevo.”
– Cosa ti senti di dire ai giovani attori come te che vogliono imparare questo mestiere?
“Non ho ancora molta esperienza però un consiglio che posso dare è quello di leggere, leggere e ancora leggere. Bisogna studiare in continuazione, imparare e conoscere, arricchire il proprio bagaglio culturale ed emozionale, questo ti rende un attore migliore“.
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