View Conference 2015: Kim White e le sfide dell’illuminazione alla Pixar

Inside Out

In occasione della View Conference 2015 di Torino, abbiamo avuto modo di chiacchierare con Kim White, direttore della fotografia per la Pixar Animation Studios. Dal 1997 in Pixar, con titoli come A Bug’s Life, Toy Story 2 e 3, Alla Ricerca di Nemo, Monsters & Co. e Ratatouille nel curriculum, c’è Kim White dietro la magnifica illuminazione dell’ultimo film di animazione campione di incassi Inside Out.

 

Come è stato lavorare ad Inside Out e quali sono state le sfide maggiori?

Lavorare ad Inside Out è stata la vera sfida perché andavamo a lavorare su qualcosa di non reale. Per quanto riguarda l’illuminazione e i colori abbiamo voluto creare una netta differenza tra il mondo umano e quello della mente, per non confondere lo spettatore: diciamo che era il nostro obiettivo primario. Con il mondo umano è stato facile, avevamo dei riferimenti e siamo andati nei luoghi fisici, come ad esempio a San Francisco, mentre per il mondo fantastico della mente di Riley abbiamo dovuto dare sfogo alla nostra fantasia per far corrispondere colori e luci a l’umore, un lavoro di team straordinario. Poi non è stato semplice avere un personaggio come Gioia che era fonte di luce lei stessa: una bella sfida!

View Conference 2015 Kim WhiteCome supervisor delle luci, qual’è il tuo ruolo principale e quanto è cambiato il tuo lavoro negli anni?

Sono in Pixar da tantissimi anni e la cosa più importante del mio lavoro è la flessibilità. Le tecnologie cambiano, si evolvono e noi dobbiamo farlo con esse. Il mio lavoro è strettamente collegato a gli altri reparti e ovviamente con il regista: da direttore della fotografia sono passata ad essere responsabile del reparto luci, un evoluzione del mio ruolo dovuta proprio alle nuove tecnologie. Il mio obiettivo è quello di aiutare la narrazione con la luce in modo da guidare lo spettatore nella storia, influendo anche sulla sua percezione di essa. Si può illuminare di più un oggetto per farlo risaltare, saturare dei colori o ad esempio dare vita a scenari che senza le giuste luci risulterebbero piatti.

Qual è il tuo cartone animato preferito, magari quello che ti ha avvicinato a questa professione?

È una domanda difficilissima! Sicuramente tutti i grandi classici Disney hanno fatto parte della mia infanzia, sono cresciuta con essi ed erano dei mondi che mi meravigliavano ogni volta. I colori, i personaggi, le canzoni, tutta la storia dell’animazione è qualcosa di importantissimo per noi in Pixar. Prendiamo spunto e ispirazione da essi: una cosa che abbiamo fatto anche con Pete Docter per Inside Out!inside-out-light

- Pubblicità -