Mentre impazza ai box office statunitensi, diventando un piccolo grande orgoglio della giovane produzione made in Italy, Shortcut si conferma un ottimo biglietto da visita per la Mad Rocket Entertainment, casa di produzione che promette di fare molto bene nei prossimi anni. Il film, da noi, è disponibile su The Film Club, la piattaforma di Minerva Pictures e sulle principali piattaforme VOD. È stato presentato in anteprima a #GIFFONI50 nella sezione Generator +16 e +18 e, come detto, sta riscuotendo un grande successo ai box office USA.
Shortcut è la storia di Nolan, Bess, Reggie, Queenie e Karl, cinque adolescenti che salgono su un malandato pulmino rosso per rientrare a casa, da scuola. Jo, il vecchio conducente, sceglie di prendere una scorciatoia (da cui il titolo) che porterà il gruppo prima ad imbattersi in un evaso che vuole far perdere le sue tracce, poi in una tremenda creatura che spingerà i cinque ragazzi a vivere un’avventura che li trasformerà per sempre, e che li legherà l’uno all’altro come solo delle esperienze tremendamente forti sono capaci di fare.
Shortcut, scorciatoie verso l’età adulta
Scritto da Daniele Cosci e diretto da Alessio Liguori, Shortcut è un esperimento che giocando su un terreno sicuro e collaudato vince la sua scommessa. I temi dell’amicizia e dell’adolescenza, il viaggio iniziatico e la lotta contro un mostro sono archetipali nella narrativa di genere e in questo contesto vengono sfruttati tutti benissimo. A partire dalla messa in scena accattivante, alla regia fluida passando per le interpretazioni tutte sfaccettate e credibili, nonostante forse avrebbero avuto bisogno di maggiore approfondimento.
Il film si è avvalso anche della collaborazione con Makinarium, una vera eccellenza nel campo del make up e della prostetica, non solo per quanto riguarda il cinema italiano, ma per il panorama mondiale della settima arte e questo prezioso contributo sottolinea il valore del film, che resta comunque un primo passo, ma non ha niente del timore e della paura che caratterizzano le prime volte.
Shortcut è un temerario grido di esistenza, la rivendicazione di uno spazio che deve crearsi per nuove realtà produttive, nonostante portino in scena storie derivative e già viste, perché è la dimostrazione della conoscenza di un mezzo, tecnico e narrativo, e la conferma che questo mezzo si sa utilizzare, sfruttare e modellare a seconda delle proprie forze, con ottimi risultati.