L’invasione degli ultracorpi: recensione del cult di Don Siegel

L'invasione degli ultracorpi

L’invasione degli ultracorpi è il film cult del 1956 di Don Siegel con protagonisti Kevin McCarthy, Dana Wynter, Larry Gates, King Donovan, Carolyn Jones.

 

L’invasione degli ultracorpi, la trama: Il dottor Miles J. Bennell racconta al collega dottor Hill una storia allucinante. La cittadina di Santa Mira è stata invasa da extraterrestri che copiano perfettamente gli abitanti ai quali si sostituiscono durante il sonno. Queste creature si replicano all’interno di enormi baccelli che crescono finché creano copie senza sentimenti ed eliminano gli originali.

Bennell prova a dare l’allarme, ma nessuno gli crede: la cittadina è diventata centro di smistamento dei baccelli e tutti gli abitanti sono ormai doppiati. Tenta la fuga insieme alla fidanzata ma durante il viaggio la donna non riesce a rimanere sveglia e si addormenta, diventando a sua volta replicante.

Sconvolto, raggiunge un’autostrada dove prova a mettere in guardia gli uomini del pericolo, ma viene arrestato e portato all’ospedale presso il dottor Hill, che ascoltata la storia lo giudica pazzo; ma proprio al termine del racconto di Bennell, giunge in ospedale un ferito coinvolto in un incidente stradale, era alla guida di un autocarro pieno di strani baccelli proveniente da Santa Mira. Il dottor Hill si rende conto che Bennell ha detto la verità e telefona per dare l’allarme generale. I soldati militari che avevano scortato Bennel sentendo la notizia comprendono il pericolo e avvertono sùbito l’esercito.

L’invasione degli ultracorpi, l’analisi

Questo è un film del 1956 che è stato definito un piccolo capolavoro del cinema horror degli anni cinquanta; la sceneggiatura è tratta dall’omonimo romanzo di Jack Finney, e la storia rievoca anche precedenti racconti della letteratura scritti da Philip Dick La Cosa-Padre del 1954 e L’impiccato del 1953.

L’invasione degli ultracorpi non si avvale di effetti speciali, ma della regia efficace di Don Siegel che ambienta il suo film in una cittadina californiana “contaminata” da un virus extraterreste scoperto dal dottor Miles Bennell; questo virus, insinuatosi nella popolazione di Santa Mira, terrorizza tutti creando un clima di suspence e terrore per l’intero film: di notte dei grossi baccelli s’appropriano dei corpi umani, inermi durante il sonno, “replicandoli” e sostituendosi ad essi, per cui fondamentale diventa per la gente restare sveglia.

L'invasione degli ultracorpi

In un crescendo di tensione e angoscia, il dottore fugge con la fidanzata ma anche lei si addormenta e viene “clonata” e improvvisamente lui si ritrova solo, catturato e arrestato viene ricoverato, giudicato pazzo per aver raccontato questa storia, ma poco dopo, un ferito coinvolto in un incidente stradale, convince tutti del pericolo e scatta l’allarme. Girato a bassissimo costo, in bianco e nero, sceneggiatura scritta da Daniel Mainwaring e Sam Peckinpah, al cinema non ebbe molto successo, ma rivalutato dalla critica, è considerato un “cult” del genere horror/sci-fi.

Accusato di voler lanciare messaggi politici, il regista Siegel rispose che “il film proponeva un’esasperata concezione della vita”. La battuta “You’re the next” (“Tu sei il prossimo”) prevista per la scena finale non venne inserita perché i produttori hollywoodiani desideravano chiudere suggerendo allo spettatore la positività del “happy end”. Una delle frasi più suggestive della storia è quella pronunciata da Kevin McCarthy, uno degli ultimi umani rimasti in città, durante il dialogo con il collega psichiatra Larry Gates, ormai diventato “alieno”:

“Io amo Becky: l’amerò domani come l’amo oggi? Non è necessario l’amore. Niente amore, nessun sentimento, solo l’istinto di conservazione: non potete amare né essere amati, vero? Lo dici come se fosse una mostruosità, ma non lo è affatto. Sei stato innamorato altre volte. Ma non è durato. Non dura mai. Amore, desiderio, ambizione, fede: senza tutto questo la vita è molto più semplice”.

Questo film ha ispirato due remake: nel 1978 Terrore dallo spazio profondo (girato da Philip Kaufman, a colori e con molti effetti speciali, e Donald Sutherland come protagonista e Don Siegel e Kevin McCarthy come guest star della storia), e nel 1993 Ultracorpi – L’invasione continua (Body Snatchers) di Abel Ferrara.

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