Julianne Moore: film e i mille volti di un’attrice camaleontica

Julianne Moore
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Pelle color latte impreziosita da gentili lentiggini. Sguardo acuto e rassicurante. Lei è Julie Anne Smith, in arte Julianne Moore, un’attrice che ha saputo farsi strada nel paradiso hollywoodiano catturando l’attenzione di grandi autori, forse proprio grazie al suo delicato fascino da ragazza della porta accanto.

 

Julianne Moore, biografia

Classe 1960, Julianne Moore nasce nella Carolina del Nord da una madre psichiatra e da un padre giudice militare, ma trascorre infanzia e adolescenza tra gli Stati Uniti e l’Europa, per via del lavoro del padre. Si diploma in Germania nel 1979 per poi tornare in America dove si laurea in Belle Arti e inizia a coltivare la passione per il teatro. A Manhattan debutta sulle scene dell’off Broadway e si fa notare da molti produttori televisivi che la scritturano per diverse soap opera e serie tv. L’altezza di Julianne Moore non è tra le sue peculiarità più forti, dato che è alta appena 1 metro e sessanta centimetri.

Julianne Moore: film e filmografia

Un donna così carismatica e con la sua sensibilità attoriale non avrebbe potuto limitarsi alla sola carriera televisiva, e infatti i film di Julianne Moore arriveranno da li a poco. E così, nel 1990, arriva il grande debutto sul grande schermo con I delitti del gatto nero, anche se sarà Il fuggitivo, pellicola in cui recita accanto ad Harrison Ford e Tommy Lee Jones, a darle il primo assaggio di popolarità. Un anno fortunato per Julianne Moore che la porterà ad essere la nevrotica Marian nel maestoso America Oggi di Robert Altman. Un dramma corale che ci offre l’implacabile affresco della società americana, intrecciando nove storie di personaggi eclettici o frustrati, accomunate dalla brulicante e asfissiante Los Angeles. La sentita performance le consegnerà una candidatura come miglior attrice non protagonista all’Independent Spirit Awards.

Nel 1994 il toccante ma poco riuscito Safe sancirà l’inizio di un sodalizio artistico con il regista Todd Haynes che la vorrà nei successivi Lontano dal paradiso (2002) e Io non sono qui (2007), fortunato omaggio a Bob Dylan.

Affianca attori di un certo calibro e affronta con garbo e intelligenza i generi più disparati: dal thriller di Richard Donner Assassins dove divide la scena con i due erculei Sylvester Stallone e Antonio Banderas alla romantica commedia hollywoodiana Nine Months – Imprevisti d’amore con Hugh Grant, fino al ruolo della Dott.ssa Sarah Harding nel blockbuster Il mondo perduto – Jurassic Park (1997) di Steven Spielberg.

Julianne Moore
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Ma la consacrazione arriva poco dopo grazie al regista indipendente Paul Thomas Anderson che scopre il suo eccezionale talento e lo mette a nudo in due dei suoi lavori più importanti Boogie Nights – L’altra Hollywood (1997) e Magnolia (1999), la cui dimensione corale é un chiaro omaggio al cinema di Altman. Julianne Moore ci regala due interpretazioni memorabili: se in Boogie Nights, storia dell’ascesa e della parabola decadente di un pornodivo, nonché manifesto dell’altra faccia di Hollywood (quella trasgressiva ma rovinosa)  veste i panni di un’attricetta porno, in Magnolia è la matrigna del bellimbusto Tom Cruise, ideatore di un programma  televisivo in cui dà lezioni di abbordaggio, e la moglie in agonia al capezzale del marito morente. Magnolia è un affresco corale della livida e caotica realtà californiana in cui diversi episodi si intersecano lasciando emergere profili di personaggi che ritrovano nel mondo fittizio della televisione o in quello ammaliante della droga, un modo per evadere dalle loro mortificanti esistenze.

Sulla scia del successo la nostra diva dagli occhi di ghiaccio compare anche ne Il grande lebowski (1997) e nel remake Psycho di Gus Van Sant (1998).

Dopo aver rimpiazzato Jodie Foster in Hannibal (2001), vissuto il dramma di Fine di una storia di Neil Jordan e affrontato le controversie della tipica famiglia della provincia americana ne La fortuna di Cookie di Altman, il 2002 sarà per lei un anno importante: nel già citato Lontano dal paradiso e in The Hours, Julianne sigillerà definitivamente il suo talento di attrice estremamente proteiforme, duttile, in grado di calarsi in diversi ruoli e interpretarne le sottili sfumature con gusto e sensibilità.

In Lontano dal paradiso, raffinato melodramma dal sapore vintage, Julianne è la moglie di Dennis Quaid, uomo rispettabile ma dalla doppia vita decisamente discutibile: una segreta bisessualità consumata con persone equivoche che distruggerà l’edulcorato quadro familiare, mostrandone la malinconia e le tensioni che lo percorrono internamente.

Un personaggio, quello della malinconica casalinga tradita, indotta all’infedeltà e infine vituperata dalla società bigotta, che ci riporta all’altro grande successo del 2002, The Hours: qui troviamo un’eccezionale Julianne nei panni di Laura (una delle tre donne protagoniste), casalinga frustrata da una vita troppo convenzionale e leziosa, che le fa odiare un marito affettuoso e un figlio delizioso, una perfezione stonata che inorridisce privandola anche della più tenue fuga creativa. Anche negli insuccessi (The Forgotten) Julianne non sbaglia un colpo: le sue sono interpretazioni encomiabili che le consentono di passare dalla leggerezza di commedie americane come Uomini & Donne – Tutti dovrebbero venire..almeno una volta! o il seducente Crazy, Stupid, Love, all’action fantasy ispirato a Philiph Dick di Next con naturalezza e intelligenza.

Spiccato spirito camaleontico e sguardo intenso hanno costituito metà della sua fortuna, l’hanno fatta apprezzare dal grande pubblico e notare da autori di un certo spessore, le hanno consegnato diversi riconoscimenti ma mai la soddisfazione di un Oscar, per il quale è stata candidata per ben quattro volte con Boogie nights, Fine di una storia, Lontano dal paradiso (per il quale si è aggiudica la Coppa Volpi al Festival di Venezia) e The Hours.

Ma la mole di pellicole di qualità in cui è impegnata fa ben sperare. Tra i progetti futuri il terzo capitolo di Hunger Games, l’adattamento del romanzo Suzanne Collins e dulcis in fundo Maps to the stars di David Cronenberg. Di sicuro la talentuosa attrice saprà stupirci ancora e  partecipare nuovamente alla corsa agli Oscar.

Di seguito 5 Curiosità sull’attrice Julianne Moore

Julianne Moore Most Beautiful

Nel 2001 la nota rivista People Magazine ha inserisce nella lista delle “50 Most Beautiful” donne  nel mondo.

Julianne Moore Oscar

Il 2015 è l’anno di Julianne Moore, quando riceve un Golden Globe come miglior attrice in un film drammatico per la sua interpretazione in Still Alice. Nello stesso anno, sempre per la sua interpretazione in Still Alice, vince anche il Premio Oscar come Miglior attrice protagonista.

Julianne Moore nuda

La giovane Julianne Moore appare nuda nella famosa scena con Matthew Modine nel film del 1993 Short Cuts di Robert Altman. Il film il Leone d’Oro al miglior film alla 50ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Julianne Moore Hot

Julianne Moore è entrate nell’immaginario degli uomini perché ha spesso interpretato personaggi sessualmente molto forti. La sua sensualità è il fulcro centrale di molti film come Hannibal, Tutti stanno beneSavage Grace, Maps to the stars, BOOGIE NIGHTS, Magnolia, THE END OF THE AFFAIR.

Julianne Moore, film preferito

Rosemary babyDurante un’intervista l’attrice Julianne Moore ha rivelato che il suo film preferito è Rosemary Baby, il film culto di Roman Polanski.

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