Il 15 luglio 2016 è arrivato in commercio in Italia Batman v Superman Dawn of Justice Ultimate Edition, l’attesa director’s cut del film Warner che tanto ha fatto discutere negli ultimi mesi gli appassionati di cinecomics e non solo.

 

Con un’abbondante manciata in più di minuti, Zack Snyder ha messo a punto un film che nelle debolezze strutturali mantiene i difetti che aveva la criticata versione cinematografica ma che guadagna in coesione narrativa nel momento in cui riempie gli spazi lasciati bianchi dalle forbici del montaggio. I punti che maggiormente escono chiariti da questo lavoro di arricchimento di immagini sono quelli relativi ai rapporti causa effetto tra situazioni e personaggi, proprio quelli che rendono la versione cinematografica così giustamente criticata.

In particolare il rapporto conflittuale reciproco che c’è tra Batman e Superman assume maggiore spessore, mentre il personaggio stesso di Clark Kent riesce a guadagnarsi uno spazio sostanziale, interessante e positivo, quando nella versione per il grande schermo era poco più che un cartonato per mandare avanti la narrazione. Il conflitto tra gli eroi resta comunque preparativo per la Justice League, cosa che in fondo è caratteristica di tutto il progetto cinematografico. Il debole filo rosso che interrompe le ostilità, quel nome di donna, “Martha”, tanto deriso e a cui hanno fatto appello tutti i detrattori del film, resta sottile e stiracchiato, ma è innegabile: si tratta del momento in cui Batman, o meglio Bruce Wayne, vede in Clark e Superman l’umanità che pensa non esistere dentro l’alieno venuto dallo spazio a distruggere la terra.

Batman v Superman Dawn of Justice Ultimate Edition, il trailer

Interessantissimo è il lavoro che la Ultimate Edition costruisce su Lex Luthor: la recitazione eccessiva, ostentata, macchiettistica di Eisenberg trova ancora maggiore supporto nella spiegazione precisa del susseguirsi degli eventi. Le macchinazioni di Luthor sono degne del suo personaggio e il suo scopo ultimo viene raggiunto alla fine mettendo tutti contro tutti: Superman contro Batman, il Cavaliere Oscuro contro l’Uomo d’Acciaio, la popolazione di Gotham contro il suo vigilante e quella di Metropolis contro il suo eroe.

Quello che maggiormente sorprende, dopo la visione di Batman v Superman Dawn of Justice Ultimate Edition, è che Zack Snyder, capro espiatorio per eccellenza in questa circostanza, ha effettivamente fatto il meglio che ha potuto con tutto il materiale ce si è trovato a gestire e la versione estesa gli rende un grande merito. Certo, sarebbe interessante anche scoprire per quale motivo la Warner Bros, che ha affidato a Snyder un film costato circa 250 milioni, non ha avuto fiducia nel regista fino alla fine, concedendogli, in cambio di un minutaggio maggiore, una storia più articolata e in definitiva sensata.

Se si pensa ad altre versioni estese esclusive per l’Home Video (vedi Il Signore degli Anelli), in quei casi si trattava di versioni più lunghe e arricchite di personaggi e situazioni che però nella forma cinematografica avevano un’agilità diversa, più fruibile. Batman v Superman Dawn of Justice Ultimate Edition è invece la versione migliore del film visto al cinema, una versione che, purtroppo vedrà un numero minore di spettatori. E l’errore della Warner è tutto qui.

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Chiara Guida
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Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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