
Raccontaci di quest’esperienza in un film Disney.
Micaela Ramazzotti: “Ho sempre sognato di partecipare al doppiaggio di un cartone animato. Questo è un inizio, un piccolo cameo. Do la voce all’aeroplano Azzurra, campionessa italiana che subisce il fascino del Chupacabra (altro concorrente della gara ndr). È stato bello rivedere il film e sentire la propria voce sul muso di un aeroplano da competizione, in un film dove il senso forte del racconto è quello di trasmettere ai bambini la voglia di inseguire i propri sogni, ma soprattutto di non guardarsi mai alle spalle in competizione, anzi, aiutare l’amico se si può, fregandosene della gara, come fa Dusty”.
Quando scegli un copione, pensi a scegliere qualcosa che tuo figlio possa vedere, che sia adatto a lui?
M. R.: “Sicuramente l’avvicinarsi al mondo dei cartoni animati è dovuto al fatto che ho dei figli. A casa spesso riguardo film come Il libro della giungla, Gli aristogatti, i classici Disney. Questo, poi, avevo voglia di doppiarlo perché mio figlio impazzisce per gli aeroplani”.
C’erano stereotipi legati all’italianità nel personaggio di Azzurra nella versione originale, che hai magari corretto, ad esempio nell’accento?
M. R.: “No, abbiamo tenuto un accento pulito, senza inflessioni. Ho scelto di rendere la mia voce solo un po’ più sensuale, più bassa, un po’ nasale”.
Se potessi scegliere, cosa ti piacerebbe fare nell’ambito dell’animazione?
M. R.: “Mi piace tantissimo la storia di Pinocchio. Sarebbe bellissimo rivederlo animato in un 3D di ultima generazione”.
M. R.: “Per quanto riguarda l’animazione, partecipare magari al sequel di Planes. In altri ambiti, ho appena finito di girare Più buio di mezzanotte non può fare di Sebastiano Riso, che racconta la storia del fondatore di Muccassassina, quando era adolescente nella Catania degli anni ’80, di cui io interpreto la mamma accogliente e protettiva”.
Interpreta spesso madri accoglienti, come mai?
M. R.: “Bisognerebbe chiederlo ai registi. Mi piace farlo, perché sono anche madri molto diverse, soprattutto Serena nel film di Luchetti, è una mamma molto contraddittoria, viva e forte. Magari nei prossimi film farò l’amante”.

