Kenneth Branagh sul suo Thor

 

Probabilmente a conseguenza dei pettegolezzi molesti proveniente dal set di Thor, il regista Kenneth Branegh ha concesso una interessante intervista al blog dell’Hollywood Reporter Hero Complex, nella quale ha parlato del film che sta girando e le cui riprese si stanno avviando ormai alla conclusione.

Nell’intervista, ha rivelato come mai ha deciso di accettare la regia di un film apparentemente così diverso dalle pellicole Shakespeariane che aveva girato finora:

Da piccolo, l’unico fumetto di cui ero realmente appassionato era Thor. Da bambino a Belfast leggevo quel fumetto, non so perché, ma mi risvegliava qualcosa dentro, era l’unico fumetto che mi interessava. Mi piaceva tutto il dramma dinastico che racchiudeva in sé.

Ed ecco come lui e il team creativo del film hanno cercato di riproporre il mondo di Thor sul grande schermo – apparentemente, una questione di stile:

Ispirati dal fumetto sia dal punto di vista pittorico che da quello compositivo, abbiamo cercato di valorizzare la distinzione tra i diversi mondi che esistono nella storia, ma facendoli convivere nello stesso mondo nel nostro film. Si tratta di trovare uno stile di inquadrature, un arco di colori, la tessitura e la quantità di movimenti di macchina necessari a celebrare ed esprimere le differenze e le distinzioni tra questi due mondi. Se ce la faremo, sarà la cosa che farà di questo film qualcosa di diverso dal solito. La combinazione tra il primitivo e il sofisticato, l’antico e il moderno… penso che sia proprio questa la fusione eccitante da mostrare nel film, la tensione giusta. 

Parlando delle rumoreggiate tensioni con Anthony Hopkins, Branagh ha aggiornato sulle riprese:

Sta andando davvero, davvero bene. Siamo in Nuovo Messico ora e stiamo girando le scene ambientate nel mondo reale e attuale. Penso che manchi solo un terzo della storia da girare, quello che mi sorprende positivamente è il modo in cui l’intero cast si è fuso assieme. E’ una combinazione interessante di persone molto giovani e persone con grande esperienza, e per questo nel film c’è molto fuoco. Non si prende troppo sul serio, non è qualcosa di solenne.

 

Fonte: Badtaste.it

 

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