Oggi festeggiamo Marco Beltrami. Come chi? Solo perché vi siete fermati a Hans Zimmer, John Williams e Howard Shore, non è che non ci siano altri compositori a Hollywood. E il ragazzo è uno di questi. Classe 1966 e un cognome che tradisce le origini italiane, Beltrami è un amico di vecchia data di Wes Craven, il papà di Scream, e con lui collabora in più di un’occasione (sette, ad oggi), tanto da essere etichettato come uno che fa le musiche horror.
Beh, in effetti è proprio il capitolo 1 della celebra saga degli anni Novanta che lo lancia nello showbiz: è il ‘96 e il grande successo di Scream regala al musicista altri progetti, diversi per genere ma con una sfumatura thriler/action che li accomuna. Qualche esempio? The Faculty, Resident Evil (cui lavora insieme a Marilyn Manson, uno che fa paura veramente), Hell Boy, I, Robot, Red Eye. Sì, è proprio uno da roba tosta, il signor Beltrami, ma non per questo rinuncia a pellicole più ‘indie’ (tipo Le tre sepolture) e, a forza di strimpellare qua e là, ecco che si becca pure due nomination all’Oscar, la prima per Quel treno per Yuma e la seconda per The Hurt Locker. Certo, se vuoi evitare l’incasellamento nelle categorie “film di paura”/“film d’azione”, poi non è che ti getti, bacchetta alla mano, su World War Z e Wolverine. E non parliamo dell’atteso remake di Carrie, dove il sangue scorre a fiumi e l’orrore divampa dalla prima nota.
Ma se citi fra le tue influenze Bernard Hermann (il fido collaboratore di Hitchcock), Ennio Morricone e Nino Rota, avrai anche altro da offrire, e siamo sicuri che ne sentiremo delle belle. Del resto, un film – che sia horror, action, d’amore o di guerra – non può vivere senza la musica. O meglio, potrebbe, ma le emozioni non sarebbero le stesse. E, un po’ emozionati per l’esito incerto della nostra esibizione, proviamo a intonare un TANTI AUGURI A TE, MR. BELTRAMI!