Buon Compleanno Mia Wasikowska

Stoker

Se sei stata a lungo in terapia ma poi ti ritrovi a inseguire conigli e a bere tè con degli psicopatici, forse la cura non ha funzionato granché. O forse ti chiami Mia Wasikowska (cognome impronunciabile ereditato dalla mamma polacca) e hai recitato nella serie In Treatment, per poi finire nel Paese delle Meraviglie con Tim Burton.

 

La suddetta australiana con un passato da ballerina – se di passato si può parlare, ad appena 24 anni – non ci ha messo molto a farsi notare e, piroettando di set in set, ha macinato un film dietro l’altro, attraversando generi e personaggi con la disinvoltura di una professionista navigata. Dopo l’incursione nel mondo strampalato di Burton, Mia torna alla realtà con I ragazzi stanno bene, per poi rituffarsi nella letteratura, quale nuova incarnazione di Jane Eyre (col neodivo Fassbender).

E non scordiamoci della mirabile performance in L’amore che resta (teen d’autore dello specialista Van Sant), seguita da un’altra boutade in costume in Albert Nobbs, dove sostituisce last minute l’altrettanto bionda Amanda Seyfried. Il tutto in meno di 2 anni. Se ultimamente abbiamo visto Miss Wasikowska in versione dark (nel look e non solo) al servizio del famigerato Park Chan-wook (Stoker), chissà cosa ha in serbo per noi insieme a quel pazzo di Cronenberg! Ma la ragazza non ha ancora appeso il corsetto al chiodo, quindi prepariamoci a vederla presto anche nei panni fedifraghi di Madame Bovary: magari non saranno firmati Miu Miu (di cui è stata testimonial), ma, tra una trina e un merletto, la fanciulla troverà certo un posticino per la sua macchinetta digitale (come su Jane Eyre), perché la fotografia è una passione irrinunciabile.

L’altra passione al momento è il collega Jesse Eisenberg (più anziano di 6 anni), conosciuto sul set di The Double. Se son rose fioriranno. Se son candeline, invece, si spegneranno. HAPPY BIRTHDAY, MIA!

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Giuditta Martelli
Giovane, carina e disoccupata (sta a voi trovare l'intruso). E' la prova vivente che conoscere a memoria Dirty Dancing non esclude conoscere a memoria Kill Bill, tutti e due i Volumi. Tanto che sulla vendetta di Tarantino ci ha scritto la tesi (110 e lode). Alla laurea in Scienze della Comunicazione seguono due master in traduzione per il cinema. Lettrice appassionata e spettatrice incallita: toglietele tutto ma non il cinematografo. E le serie tv. Fra le esperienze lavorative, 6 anni da assistente alla regia in fiction e serie per la televisione (avete presente la Guzzantina in Boris?). Sul set ha imparato che seguire gli attori è come fare la babysitter. Ma se le capita fra le mani Ryan Gosling...