Un po’ modella, un po’ regina dei calendari sexy, un po’ testimonial, un po’ attrice. Adesso anche un po’ separata: dopo ben 14 anni, il suo matrimonio con Vincent Cassel sembra giunto al capolinea.
Sicuramente, anche da neo-single, Madame Bellucci non avrà grossi problemi di liquidità, con un curriculum che vanta Dolce&Gabbana, Cartier e Dior fra le griffe che l’hanno voluta come volto simbolo per le loro campagne. Ne ha fatta di strada la ragazza di provincia (di Perugia) che ha iniziato come modella per pagarsi gli studi di giurisprudenza, ma ha finito per dedicarsi anima e corpo (soprattutto corpo) alla passerella. Ecco quindi il calendario Pirelli, e quelli di Max e GQ. Avrebbe anche potuto fermarsi lì, ma il cinema (purtroppo) è un’attrazione irresistibile per le top e, se già agli esordi ti capita di lavorare con Coppola (in Dracula di Bram Stoker, 1992), poi è difficile rinunciare. Certo, magari potresti evitare Vanzina, ma i gusti son gusti.
Poco male: Monica (o Monicà, come dicono i suoi concittadini a Paris) si rifa con l’arrivo del Duemila, quando Malèna (di Tornatore) la lancia a livello internazionale, per poi catapultarla nella realtà virtuale di Matrix Reloaded e Matrix Revolutions. Non aggiungeremo altro, a parte che la Bellucci lavora anche con Terry Gilliam, Antoine Fuqua e Mel Gibson, che ne La Passione di Cristo le offre il ruolo abituale da ‘femme fatale’, ma ne rivela le doti drammatiche praticamente insospettate. La sua Maria Maddalena è molto convincente ed emozionante, anche se bisogna ammettere che parla poco, e quel poco lo dice in aramaico, il che aiuta… Noi ora aiutiamo lei a spegnere le sue (insospettabili) 49 candeline. BON ANNIVERSAIRE, MONICÀ!