3001: Odissea finale, il romanzo di Arthur C. Clarke, sequel di 2001 Odissea nello spazio presto diventerà una serie televisiva prodotta dal niente meno che Ridley Scott per il network americano SyFy, specialista del genere. Lo show si baserà sulla sceneggiatura che sarà scritta da Stuart Beattie che sarà anche il produttore esecutivo della serie.
Fonte. EW
3001: Odissea finale (titolo originale 3001: The Final Odissey) è un romanzo di fantascienza del 1997 di Arthur C. Clarke, capitolo conclusivo dellaquadrilogia di Odissea nello spazio.
Le vicende sono ora ambientate in un futuro molto lontano; un futuro dove Marte, la Luna e Ganimede, un satellite di Giove (ora trasformato nel sole Lucifero), sono completamente abitati. La Terra possiede quattro torri, alte diecimila piani, che collegano il pianeta madre alle colonie spaziali. Le torri (Africana, Asiatica, del Sudamerica e Oceanica) sono collegate attraverso un gigantesco anello sopra l’equatore.
La narrazione ha inizio con il ritrovamento del corpo di Frank Poole (l’astronauta ucciso da HAL 9000 in 2001: Odissea nello spazio), che viene riportato alla vita. Costui si sveglia ricordando ogni cosa e, a poco a poco, si adatterà in quel mondo del tutto estraneo a lui, dove anche la lingua è leggermente cambiata, oltre che, naturalmente, la cultura e il modo di pensare.
Frank accetta di partecipare a una spedizione sull’ormai civilizzato Ganimede, dove sorge Anubis City, di più di 50.000 abitanti.
Egli penetrerà poi nell’atmosfera di Europa, dove nessuno mette piede dal 2061, poiché crede che l’amico Dave Bowman, o qualunque cosa sia diventato, lo lascerà atterrare in quanto sua vecchia conoscenza. Ed è effettivamente così: Poole atterra, osserva il progresso, seppur lieve, compiuto dalle creature di Europa, e ha modo di parlare con Bowman, che ora è diventato una cosa sola con HAL. Halman, in seguito, apparendo a Frank, lo avvisa di un pericolo imminente: gli alieni costruttori dei monoliti si preparano a compiere una terribile mossa: hanno intenzione di eliminare l’umanità per quello che stava diventando.
L’uomo riuscirà a salvarsi inserendo un potente virus nel monolito di Europa, anche con l’aiuto di Halman, ribellatosi ai suoi padroni superpotenti. I vari monoliti, TMA-0, TMA-1 e la Grande Muraglia scompariranno. Per sempre? Le tre righe che costituiscono l’epilogo del libro lasciano intendere che, in un altro futuro, le creature distaccatesi dalla materia torneranno, presumibilmente non con buone intenzioni.