La parodia di James Bond bloccata dalla MGM

James Bond

Dopo il violento e cupo corto sui Power Ranger che la scorsa settimana ha registrato oltre 12 milioni di visualizzazioni, l’eccentrico produttore Adi Shankar ritorna a far parlare di sé con un altro bootleg. Questa volta propone un cortometraggio animato di 10 minuti sulla figura di James Bond. E anche questa volta non si preoccupa troppo della violazione dei diritti, (di cui invece si è preoccupata la Saban Entertainment che, dopo la diffusone del video Power/Rangers, ha intentato un’azione legale nei suoi confronti.) Il video, caricato sul suo canale Youtube, è stato bloccato dalla MGM a meno di 12 ore dalla sua uscita, proprio per motivi di copyright.
Vedremo se Shankar riuscirà a patteggiare un accordo anche con i legali della potente casa cinematografica, così come ha fatto con la Saban: il video sui Power Ranger è ritornato online con un disclaimer che specifica l’assenza di legami con l’originale e fruibile solo da un pubblico più adulto.

 

Adi Shankar James Bond In Service Of NOthingA chi critica il suo modus operandi, Shankar risponde “Devi essere coraggioso, la stragrande maggioranza delle decisioni in questo settore è basata sulla paura”. Rivendicando il “supremo potere del pubblico”, il produttore si riserva la facoltà di attingere a piene mani da quello che già c’è, e di renderlo disponibile in rete. Lo dimostra il successo di numerosi Vines, rispetto ai film nelle sale, tra i giovani delle ultime generazioni: “In termini di ritmo e narrazione, la roba che è facilmente accessibile in rete è molto più vicino a ciò che veramente vogliono vedere.”

Realizzato grazie all’aiuto di diversi volontari di un collettivo di animazione, il corto James Bond: In Service Of Nothing, è diretto dal filmmaker Tyler Gibb e racconta la vita di un giovane Bond dalle fattezze di Sean Connery. Dice Shankar: “Mi sono sempre chiesto cosa sarebbe successo al James Bond di Ian Fleming nel mondo di oggi. Era un alcolizzato con problemi genitoriali e con gli stessi istinti di un serial killer. Senza la licenza di uccidere, cosa sarebbe diventato?”

Fonte: Deadline

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