Se non vieni a vedere questo film ammazziamo il cane per Unipol Biografilm il 28 ottobre

Per il secondo anno di seguito, Unipol Biografilm Collection e I Wonder Pictures presentano ogni settimana in 16 multisala UCI i più coinvolgenti biopic, narrati da autori premiati nei più prestigiosi festival del mondo, proponendo un programma ricco non solo di grandi riscoperte, come era stato già l’anno scorso, ma anche di imperdibili anteprime, presentate in UCI Cinemas prima dell’uscita in sala. L’appuntamento firmato Unipol Biografilm Collection è ogni mercoledì alle 18 e alle 21.

 

Mercoledì 28 ottobre ad accompagnare in sala il pubblico degli UCI Cinemas sarà John Belushi, protagonista di Se non vieni a vedere questo film ammazziamo il cane: La storia del National Lampoon, il film di Douglas Tirola che ripercorre la storia del National Lampoon, la più dissacrante rivista di satira degli Stati Uniti, sulle cui pagine, negli anni Settanta, ha esordito una squadra di giovani di talento che avrebbero fatto la Storia della comicità americana.

L’America degli anni Settanta, la cultura pop, la libertà creativa alimentata anche da cannabis e alcol… È in questo contesto che Doug Kenney ed Henry Beard fondano un magazine destinato a diventare un punto di riferimento per la satira e la comicità mondiali: era la nascita del National Lampoon. Il regista Douglas Tirola traccia il ritratto di una generazione di talenti, i comici che dalle pagine di National Lampoon sono poi approdati nelle fila di quel Saturday Night Live che avrebbe consacrato al grande pubblico star del calibro di John Belushi e Bill Murray. Dalla carta, alla tv, al cinema, tra interviste e materiale inedito, il film mette in scena una ricca messe di pagine e disegni, parole e immagini di una stagione indimenticabile.

Grazie alla scommessa di Unipol Biografilm Collection e del circuito UCI Cinemas, per il secondo anno consecutivo, contenuti di qualità dalla forte valenza culturale come i film documentari si allargano al pubblico popolare dei multisala. Una scommessa che pone però le sue radici nel dato concreto del crescente successo commerciale del genere documentario nel mondo, e in particolar modo negli Stati Uniti e in Francia.

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